Nel 2022, il rendimento del portafoglio globale della Cpl è tuttavia, secondo Ubs, meno peggiore rispetto quello di istituti di analoga dimensione
Segna un meno 7,7%, nell’esercizio 2022, il rendimento del portafoglio globale, composto per il 62,1% da attivi finanziari e per il 37,9% da immobili, della Cassa pensioni di Lugano (Cpl). La riduzione degli attivi ammonta a 65 milioni di franchi. Lo ha reso noto il Consiglio direttivo della Cpl, che riporta l'esito di studio di settore pubblicato da Ubs nel gennaio 2023, secondo cui, tale risultato, è migliore rispetto a quello delle casse pensioni di analoga dimensione, che registrano una riduzione media del -9,53%.
Il Consiglio direttivo della Cpl, nella nota diffusa ai media, fa sapere di aver "posto una particolare attenzione nei confronti dei beneficiari di rendita che, a causa degli alti livelli di inflazione registrati, hanno visto diminuire il loro potere d’acquisto; assieme alla rendita di marzo 2023, è stata loro versata una somma una tantum di 1'000 franchi. Accanto a loro non sono stati dimenticati gli assicurati attivi, che hanno beneficiato di una remunerazione dell’1% sugli averi di vecchiaia. Al 31 dicembre 2022, informa la Cpl, "i beneficiari di rendita erano 1’631, ovvero 22 unità in più rispetto all’anno precedente, mentre il numero degli assicurati attivi è passato a 3’148, ovvero 134 unità in più rispetto all’anno precedente".
Sentito anche il parere del Perito in materia di previdenza professionale, prosegue la nota, i vertici della Cpl hanno "deciso di dotarsi di una procedura analitica per la definizione del tasso tecnico, basata su parametri di mercato e su dati oggettivi riferiti alla capacità di rischio strutturale e di finanziamento corrente, che ha portato il tasso tecnico dall’attuale 1,5% al 2,0%. Questa decisione, centrale per una corretta valutazione degli impegni pensionistici futuri, si è imposta a fronte di un netto rialzo dei tassi d’interesse e del rendimento a scadenza dei titoli della Confederazione, che dopo anni è passato in territorio decisamente positivo". Malgrado tutto, "il grado di copertura si è attestato al 95,3%, in diminuzione di soli 3,8 punti percentuali rispetto al dato del 2021 e comunque ampiamente superiore al grado di copertura previsto dal piano di finanziamento in essere".
Tutto sommato, lo scorso anno, avrebbe potuto finire peggio, alla luce di tensioni geopolitiche e dall’acuirsi dell’inflazione nelle principali economie mondiali. La Cpl ritiene di aver "potuto limitare le perdite grazie a una struttura del portafoglio flessibile che ha consentito di attuare le misure di contenimento dei rischi varate. Inoltre, nella convinzione che i criteri di sostenibilità siano divenuti parte integrante nella gestione degli investimenti mobiliari e immobiliari di una Cassa pensioni e nell'interesse della trasparenza nei confronti di tutti i propri portatori d’interesse, ha deciso di pubblicare, con un anno di anticipo rispetto a quanto raccomandato dall’Associazione Svizzera degli Istituti di Previdenza, le informazioni sull’emissione di gas serra prodotte dalla quasi totalità dei titoli quotati in portafoglio e dall’intero parco immobiliare diretto e indiretto".
Nel rapporto di gestione 2022, trovano spazio dodici immagini desunte dall’opera Intermezzo, un progetto fotografico collettivo promosso dalla Cpl, con il coinvolgimento dei propri enti affiliati e di alcuni assicurati attivi, che sarà in mostra il 3 e il 4 giugno alla Limonaia di Villa Saroli. L’idea è stata concepita e sviluppata dalla storica dell’arte Viviana Vergerio Guerra e dall’artista-fotografo Cosimo Filippini.