L'esecutivo invita a respingere la mozione che chiede di riqualificare Riva Caccia. L'atto parlamentare sarà votato nel prossimo Consiglio comunale
Non è una priorità la trasformazione del lungolago, con creazione di nuovi accessi e la rivalorizzazione della riva, da Riva Caccia tra il pontile Belvedere e l’imbarcadero di Paradiso. Questa è la posizione del Municipio di Lugano in merito al rapporto della Commissione dell'Edilizia sulla mozione "Per la riqualifica di Riva Caccia. Spiaggetta in ghiaia a favore della cittadinanza, piante acquatiche e pesci". Nelle osservazioni, l'esecutivo spiega i motivi per i quali il progetto non è ritenuto prioritario: "La Città è alle prese con un difficile esercizio di contenimento delle spese, che ha fra l'altro già fatto slittare alcuni progetti, anche sul lungolago, tra cui la progettazione di massima delle tre piazze". La mozione figura all'ordine del giorno della seduta di Consiglio comunale del 15 e 16 maggio.
Secondo i consiglieri comunali di Lugano che hanno sottoscritto l’atto parlamentare (primo firmatario Lorenzo Beretta Piccoli), invece, la riqualifica rappresenta "un’opportunità con forte valenza ecologica che, dopo il grande successo della riqualifica della foce e delle isole sommerse davanti al bagno pubblico, permetterà di creare una nuova attrattiva a favore di cittadini e turisti investendo mezzi limitati". Dal canto suo, nel rapporto, la Commissione dell'edilizia invita ad accogliere parzialmente la mozione, incaricando il Municipio di “licenziare entro sei mesi un credito per l’allestimento di un progetto di fattibilità come indicato dalla mozione”. Un rapporto nel quale sono condivise le priorità indicate dal Municipio nel suo preavviso, ma ciò non preclude "la possibilità di avviare anche l’approfondimento in questione, visto che si tratterebbe di intervenire in settori diversi del lungolago".
Nel suo preavviso, l'esecutivo richiama il Masterplan in corso sul lungolago e il centro città, che suggerisce "di approfondire piuttosto l’ipotesi di un riuso dei punti di attracco esistenti (oggi usati per l’ormeggio di poche barche), allo scopo di creare nuovi punti di sosta a contatto con l’acqua, aggiungendovi alcuni elementi leggeri e non invasivi, anche in considerazione del valore storico e culturale di questa riva; intervenire in questo contesto con operazioni di rinaturazione rischia di scontrarsi con gli obiettivi di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e con gli indirizzi dell'Inventario federale Isos". Non solo. Il Municipio ricorda che, "nella pianificazione cantonale delle rivitalizzazioni delle rive lacustri – la base necessaria per promuovere e sostenere i progetti di riqualifica con le risorse messe a disposizione dalla Confederazione – questo tratto di riva non è considerato prioritario".