Luganese

Lugano, una spiaggetta in ghiaia lungo Riva Caccia

Mozione interpartitica chiede di riqualificare e rendere accessibile il lago a favore della cittadinanza, piante acquatiche e pesci

Con il lago basso (causa siccità) la popolazione si è riappropriata delle rive
(Mozione)
24 giugno 2022
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Un progetto di riqualifica del tratto di Riva Caccia tra il pontile Belvedere e l’imbarcadero di Paradiso. L’idea, presentata sotto forma di mozione interpartitica, è quella di poter usufruire di potenziali e importanti sussidi federali e cantonali per rivalorizzare una porzione di riva oggi poco naturale e non accessibile. Secondo i consiglieri comunali di Lugano che hanno sottoscritto l’atto parlamentare (primo firmatario Lorenzo Beretta Piccoli), la riqualifica rappresenta "un’opportunità con forte valenza ecologica che, dopo il grande successo della riqualifica della foce e delle isole sommerse davanti al bagno pubblico, permetterà di creare una nuova attrattiva a favore di cittadini e turisti investendo mezzi limitati".

Intervento utile al bioequilibrio lacuale

Nella mozione si richiama la procedura di Mandato di studi paralleli (Msp), terminata lo scorso anno e indetta dal Municipio per elaborare il Masterplan per lo sviluppo del lungolago di Lugano con l’obiettivo "di riqualificare lo spazio pubblico a misura di cittadino e gettare le basi per l’adeguamento del piano regolatore. Lo studio ha preso in considerazione anche le rive e sono state proposte delle idee di riqualifica. Il tratto dalla Foce del Cassarate sino al confine con Paradiso non è però omogeneo ed è necessario adottare un approccio differenziato a dipendenza della morfologia del terreno subacqueo e della sua struttura, degli ambienti di riproduzione dei pesci e dell’importanza di questi ambienti per il bioequilibrio lacuale in quanto diverse zone sono ricche di macrofite (piante acquatiche)".

Si depositi materiale selezionato

Dopo vari approfondimenti, i mozionanti ritengono che "gli interventi dovranno prevedere il deposito di materiale adeguatamente selezionato e sorretto in profondità da elementi ad hoc che permetteranno la creazione di una ricostituita nuova riva naturale che, oltre a ripristinare delle naturali funzioni ecologiche (fregolo dei pesci, crescita delle macrofite ecc.), permetterà per buona parte dell’anno anche di essere fruita dalle persone". Nell’atto, viene inoltre sottolineato che "oltre all’aspetto meramente ecologico di indubbia importanza, l’esperienza della foce, ma anche la recente posa di sei piccole piattaforme tra Riva Caccia e Cassarate, insegnano che migliorando l’accesso a lago anche con un investimento limitato, ma oculato, si possono realizzare delle strutture di grande richiamo che possono avere anche valenza turistica".