Luganese

Si allontana lo spettro di un nuovo dissesto per Campione

Sistemare la situazione economica dell’enclave non è semplice, ma secondo il sindaco Roberto Canesi è ancora possibile far quadrare i conti

Il sindaco di Campione, Roberto Canesi
(Ti-Press)
5 marzo 2023
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«Entro la fine del mese porteremo all’approvazione del Consiglio comunale il bilancio preventivo 2023 – afferma Roberto Canesi, sindaco di Campione d’Italia –. Il documento contabile che tenendo conto anche delle osservazioni delle sezioni riunite della Corte dei Conti è stato messo a punto dai nostri uffici a breve sarà sottoposto all’esame degli esperti del Ministero dell’interno. Sarò perciò a Roma, unitamente al prefetto di Como. La Prefettura in questi mesi ci è stata vicina». Non sembra dunque avere dubbi il sindaco di Campione d’Italia, eletto il 20 settembre 2020, dopo metà mandato vissuto intensamente alle spalle, e l’altra metà che pure non si prospetta facile, con molti problemi ancora da risolvere.

Insomma, si sta definitivamente allontanando il rischio di un nuovo commissariamento del Comune, dopo la precedente esperienza, iniziata con l’arrivo in riva al Ceresio, dell’ex prefetto di Varese Giorgio Zanzi? «Penso proprio di sì – risponde Canesi –. Anche perché torno a ripetere che la soluzione per superare i problemi di Campione non è un nuovo commissariamento. Ci tengo ad aggiungere che riteniamo di avere i mezzi per superare la difficile situazione che nel 2018 ha portato al dissesto finanziario con il carico di debiti che abbiamo ereditato (il Comune, è bene ricordare, continua a essere in dissesto e ciò condiziona i margini di azione, ndr). Attualmente non abbiamo il forziere vuoto, avendo un avanzo di cassa di quattro milioni di euro». Un miracolo, verrebbe spontaneo osservare. Ma quando c’è da far quadrare i conti servono certezze. E nel bilancio di previsione 2023 fra le certezze di cui si ha notizia (il documento contabile nella sua interezza è conosciuto solo dagli addetti ai lavori) ci sono il netto calo del costo del personale comunale (passato da 102 a 17 unità in seguito al dissesto finanziario) e l’accordo con Banca Intesa che ha spalmato su nove anni il pagamento del mutuo per la costruzione della nuova casa da gioco, che tradotto significa essere passati da sette a due milioni di euro l’anno».