Luganese

‘Il ricorso della Procura di Como deve essere accolto’

Il sostituto procuratore generale non concorda con le parziali assoluzioni che riguardano la gestione del Comune e del Casinò di Campione tra 2013 e 2018

(archivio Ti-Press)
13 febbraio 2023
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I giudici della II Corte d’Appello di Milano hanno aggiornato al 21 marzo l’udienza per il ricorso presentato dalla Procura di Como alla sentenza pronunciata il 16 giugno 2021 dal gup Andrea Giudici del Tribunale lariano, che a conclusione dell’udienza preliminare aveva dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di 12 dei 18 imputati, relativamente ad alcuni capi di imputazione contenuti nella richiesta di rinvio a giudizio. Una assoluzione parziale con diverse formule quali: "Il fatto non è più previsto dalla legge come reato", "perché il fatto non sussiste" e "per non aver commesso il fatto (compresa una presunta corruzione, contestata a due dirigenti comunali, ndr)" con argomentazioni che non avevano convinto i magistrati inquirenti che hanno istruito il processo per la gestione del Comune e del Casinò di Campione d’Italia, nel periodo compreso fra il 2013 e il 2018. Gestione che per l’accusa ha generato debiti per oltre 200 milioni di euro, con conseguente chiusura della casa da gioco e con il dissesto finanziario e pesanti conseguenze sui livelli occupazionali (oltre 400 posti di lavoro cancellati).

Nel corso dell’udienza davanti ai giudici milanesi dell’Appello, il sostituto procuratore generale ha chiesto l’"accoglimento del ricorso in quanto per i fatti contestati è necessario accertare la colpevolezza o l’innocenza degli imputati nel corso di un contraddittorio pubblico". Di differente avviso gli avvocati della difesa che hanno sollecitato il rigetto dell’impugnazione e quindi la conferma della sentenza del gup lariano. Alla luce anche del procedimento milanese appare sempre più complesso il percorso per arrivare all’accertamento per via giudiziaria di responsabilità nella gestione del Comune e nel Casinò dell’enclave. A fine gennaio il processo a Como è stato stoppato da un vizio formale che ha comportato l’invio degli atti all’ufficio del giudice delle udienze preliminari, chiamato a riassumere la causa. Su quando il processo potrà essere celebrato ora come ora nessuno è in grado di fare previsioni, anche perché negli ambienti giudiziari di Como si parla con insistenza di una clamorosa svolta legata alla casa da gioco.