Rolex, Cartier, e una quantità di monili a un incanto giudiziario a Rivera
Sono spesso al polso di imprenditori e personalità di successo, ma non è raro che finiscano in mano a delinquenti e truffatori. Gli orologi di lusso, oltre a essere indiscussi "status symbol" possono diventare investimento non monetario, merce di scambio, veicolo per transazioni non dichiarate. Così non stupisce di trovarli regolarmente nella lista degli oggetti sequestrati durante i procedimenti penali. Un campionario di questi prodotti, verrà battuto il 9 febbraio alle 13.45 nell’aula magna del Centro cantonale della Protezione civile a Rivera, in un’asta indetta dall’Ufficio esecuzione di Lugano Si tratta di orologi e altri preziosi confiscati dal Ministero pubblico.
Spicca la massiccia presenza di orologi Rolex, ben 8 dei 17 cronografi messi all’incanto, evidentemente un "assegno circolare" in certi ambienti (e non solo in quelli, ovviamente). Piede d’asta, cioè offerta minima fra i 3mila e i 25mila franchi, per un "Cosmograph Daytona" in platino. Ci sono anche tre Cartier, e un impegnativo Patek Philippe "Nautilus", anche in questo caso le offerte partiranno da 25mila franchi. Tutti orologi senza garanzia e senza scatola originale.
Il resto di questo incanto "criminale" è costituito da gioielleria di vario genere: una trentina di pezzi fra anelli, orecchini, collane e bracciali in un tripudio di oro e brillanti. I prezzi iniziali sono abbastanza abbordabili, fra i 50 e i 500 franchi come piede d’asta. Il regolamento prevede il pagamento degli oggetti in contanti o tramite assegno bancario, mentre non sono accettate le carte di credito. Gli oggetti saranno visibili sul posto dalle 10 alle 12 il giorno dell’asta.