La decisione, stando a nostre informazioni, sarebbe stata presa per motivi disciplinari. L’informazione è stata data dal sindaco al Consiglio comunale
Sospeso, per motivi disciplinari. Una nuova gatta da pelare a Torricella-Taverne: il vice segretario comunale è stato infatti sospeso dal suo ruolo a causa di presunti e non meglio specificati problemi sul posto di lavoro. La notizia circolava già da alcuni giorni, ma è stata ufficializzata ieri sera, 19 dicembre, dal sindaco Tullio Crivelli durante la seduta di Consiglio comunale.
Non sono al momento noti i dettagli della vicenda, per far chiarezza starebbe indagando anche la magistratura. Secondo nostre verifiche sarebbe infatti pendente una denuncia. Bocche cucite dal Municipio sull’accaduto, ma da nostre informazioni non ci sarebbero stati danni alle casse pubbliche né altri ipotetici reati di natura finanziaria. Sono in corso accertamenti sulle effettive responsabilità. Anche internamente al Comune. In ogni caso, il funzionario è stato sospeso dall’esecutivo sin dal mese di settembre. Da noi sentito, l’uomo ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Il diretto interessato è stato nominato vice segretario comunale nell’estate del 2021 e ha un importante passato in politica a livello cantonale. Fino al 2016 è stato segretario cantonale dell’allora Ppd, mentre successivamente è stato presidente cantonale del Movimento Ticino&Lavoro, fino alle dimissioni nel 2020.
Da noi contattata, la Sezione enti locali (Sel) del Dipartimento delle istituzioni si limita a confermare che anche da loro è stato aperto un incarto, ma che al momento non è stata avviata un’inchiesta amministrativa nell’attesa dell’esito dell’altra, come da prassi. Alla Sel ribadiscono comunque di restare vigili nei confronti del Comune, che su più fronti ha dato lavoro all’autorità di vigilanza cantonale negli ultimi anni.
A livello politico, ad esempio, hanno fatto molto discutere le vicende dell’ex municipale Amalia Mirante: in un clima politico sempre più esacerbato, e dovuto all’assegnazione del dicastero Cimitero alla (ex) socialista, sono volate parole grosse e il municipale Lorenzo Montini (Centro) è stato prima riconosciuto colpevole da un decreto d’accusa emesso dal procuratore pubblico Pablo Fäh e poi assolto dalla Pretura penale di Bellinzona dall’accusa di minaccia. Secondo nostre informazioni, tuttavia, Mirante avrebbe impugnato la decisione e si andrà al grado giudiziario successivo. In questo clima, i fatti contestati risalgono al 2017 ma il contesto generale in Municipio era caratterizzato da liti e segnalazioni incrociate alla Sel, Mirante e l’ex sindaco Antonello Gatti (Plr) decidono poi di rassegnare le dimissioni. Sempre in ambito politico è da segnalare poi lo scontro dell’autunno 2021, sfociato in una segnalazione di Montini sempre alla Sel da parte del sindaco e del vice Franco Voci (entrambi Lega). A quest’ultimo, una nuova maggioranza municipale composta da Roberta Passardi (Plr), Francesco Giudici (Ps) e Montini, ha negli stessi giorni tolto la competenza sul dicastero Educazione, passato di mano al municipale del Centro.
Ma scavando ancor più indietro nel tempo, il Comune non si è caratterizzato purtroppo soltanto per problemi politici. Quindici anni fa l’ex segretario comunale era stato condannato alle Assise criminali di Lugano per ripetuta truffa aggravata e altri reati, commessi tra il 1996 e il 2007. La sua colpa era stata giudicata grave: tre anni di detenzione, per aver sottratto alle casse comunali circa 1,6 milioni di franchi. Denaro che l’ex funzionario aveva dirottato su propri conti tramite manipolazioni contabili e che si era impegnato almeno parzialmente a restituire. L’uomo si era costituito spontaneamente al Ministero pubblico.