Il Municipio di Lugano risponde picche: ‘Costerebbe 2 milioni, col rischio di favorire i grandi centri commerciali a discapito di attività più piccole’
All’interrogazione interpartitica (Il Centro e Lega) che chiedeva che agli anziani venisse donato un buono natalizio del valore di 200 franchi, da spendere nei grandi magazzini, per far fronte all’aumento generale dei prezzi, il Municipio ha risposto che sarebbe una spesa cospicua e complicata da mettere in atto. Non solo. "Rappresenterebbe un onere di circa due milioni di franchi". Per introdurlo, si legge nella risposta, "occorrerebbe investire tempo per mettere in piedi una rete di aziende disposte alla manovra, con il rischio di favorire i grandi centri commerciali a discapito di attività più piccole". Inoltre, il Municipio indica che "ci sono molte associazioni già attive che aiutano specificatamente gli anziani con l’elargizione di un aiuto extra nel periodo natalizio".
I consiglieri comunali hanno motivato la richiesta di introdurre il buono sostenendo che, "pur essendo arbitrario, potrebbe rappresentare il costo medio di una spesa di famiglia per una settimana, (...) un segnale che la Città pensa ai propri anziani e li sostiene" in un periodo difficile "con le incertezze provocate dalla possibile penuria energetica e con un conseguente blocco della catena produttiva, che potrebbe far schizzare alle stelle i prezzi". L’esecutivo ha ribattuto che "la popolazione di Lugano tutta, non solo chi beneficia di Avs, se in difficoltà finanziaria per una determinata spesa, può far capo al Regolamento comunale in ambito sociale, che è lo strumento per permettere un intervento tempestivo e che tra l’altro è in fase di revisione proprio per meglio andare incontro a determinate situazioni". Il Municipio ha inoltre spiegato che "nel 2022 la situazione socioeconomica è peggiorata per tutta la popolazione, non solo per gli anziani di Lugano".