Luganese

Lugano: dallo spaccio al tentato omicidio

Lite sfociata in fatto di sangue, fortunatamente senza gravi conseguenze, sabato sera nei pressi di via Balestra

Le manette sono scattate subito dopo i fatti, nonostante la fuga
(Ti-Press)
15 novembre 2022
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Dallo spaccio di droga al fatto di sangue. È finita con un ricovero in ospedale e un arresto con l’accusa di tentato omicidio il sabato sera di due uomini a Lugano: un 21enne italiano residente in Mesolcina, l’aggressore, e un kosovaro. Come anticipato dalla Rsi, sarebbe tutto partito dal Parco Ciani, dove il giovane avrebbe acquistato della cocaina da uno spacciatore, il kosovaro. Con loro ci sarebbe stato un terzo uomo, e assieme si sarebbero poi recati in un bar vicino, dalle parti di via Balestra. Una situazione all’apparenza tranquilla sarebbe lì degenerata perché nessuno del trio avrebbe voluto pagare il conto.

La lite sarebbe poi degenerata all’esterno dell’esercizio pubblico, al punto che il 21enne avrebbe aggredito uno dei due con un pugno all’occhio e avrebbe colpito al fianco il kosovaro, più volte e con un cacciavite. La vittima sarebbe dunque stata ricoverata in ospedale fortunatamente senza grosse conseguenze. Pur essendosi dato alla fuga, l’aggressore sarebbe poi stato arrestato poco più tardi dalla polizia a Molino Nuovo, in via Beltramina.

A coordinare l’inchiesta è la procuratrice pubblica Marisa Alfier, che ipotizza i reati di tentato omicidio (per l’aggressione con il cacciavite) e di tentate lesioni gravi (per il pugno). L’accusato, che sarebbe stato sotto l’effetto di alcol e stupefacenti, è difeso dall’avvocato Niccolò Giovanettina. Ammetterebbe i fatti, sostenendo di aver agito per difendersi.