L’ipotesi nasce dal fatto che nell’enclave apre una rivendita di generi di monopoli e i tabacchi non sono gravati dall’Iva
Contrabbando di sigarette da Campione d’Italia al Canton Ticino? Potrebbe succedere. Questo dopo che, come anticipato nei giorni scorsi da laRegione, l’Agenzia delle accise, dogane e monopoli lo scorso 1° novembre ha istituito nell’enclave una rivendita di generi di monopoli (tabacchi, alcolici e valori bollati). La rivendita, che aprirà entro la settimana, si trova a ridosso del Casinò, nei locali di una gastronomia.
La possibilità che possa succedere l’incredibile, cioè un contrabbando di bionde, il cui destino è di finire in fumo, deriva dal fatto che i tabacchi (sigarette, sigari, tabacco da pipa) a Campione d’Italia non sono gravati dall’Iva, che in Italia è del 22 per cento. Questo deriva dal fatto che dal 1° gennaio 2020 Campione d’Italia è stato incluso nello spazio doganale europeo e le conseguenze per l’enclave sono state identiche a un tsunami. Basti pensare che tra Bissone e Campione è stata istituita una dogana. Non si paga l’Iva, ma l’imposta locale che, identica all’Iva svizzera è del 7,20 per cento. Un esempio per comprendere la novità, destinata a cambiare le abitudini dei campionesi, è che gli amanti delle ‘bionde’ non dovranno recarsi a Bissone, Melide o Lugano per acquistare le sigarette.