Il Collegio dei docenti ha approvato all’unanimità una risoluzione che condanna la riduzione del tasso di conversione delle rendite dell’Ipct
È un chiaro no quello espresso dal Collegio dei docenti del Liceo 2 di Lugano a Savosa alla prevista riduzione del tasso di conversione delle rendite della Cassa pensioni dei dipendenti dello Stato (Ipct), in previsione dal 1° gennaio 2024. L’organo, informa una nota, durante una seduta straordinaria svoltasi ieri ha approvato all’unanimità una risoluzione con la quale condanna la modifica aderendo alla mobilitazione indetta oggi a Bellinzona dalla Rete di protezione delle pensioni (ErreDiPi). L’istituto comunica inoltre che a titolo volontario e personale molti docenti della sede si asterranno dal lavoro per alcuni minuti prolungando la pausa mattutina (dalle 9.55 alle 10.05) "e si ritroveranno insieme per manifestare il loro dissenso contro una decisione ritenuta iniqua e ingiusta nei confronti di tutti gli affiliati alla Ipct e nei confronti dei loro studenti che meritano in futuro di poter accedere a posti di lavoro con salari dignitosi per poter realizzare le aspirazioni per cui stanno tanto studiando".
"È necessario ribadire inoltre – si legge – che gli insegnanti e gli altri operatori scolastici non godono, come spesso si pensa, di condizioni previdenziali privilegiate: già ora la nostra cassa chiede contributi maggiori e offre prestazioni inferiori rispetto, ad esempio, a quella dei dipendenti della Città di Lugano o a quella dell’Ente ospedaliero cantonale". Ricordando anche i numerosi tagli degli ultimi decenni, i docenti chiedono: al Consiglio di Stato (CdS) di fornire i mezzi finanziari all’Ipct affinché rinunci alla riduzione o in via subordinata che si trovino soluzioni che garantiscano la stabilità e la copertura dell’Ipct; al CdS e al Gran Consiglio di attuare una modifica legislativa specificando come il mancato adeguamento delle rendite al rincaro fino al 15% cumulato sarebbe da applicare solo alle rendite in primato delle prestazioni. Qualora le discussioni non dovessero dare i frutti sperati, il Collegio afferma di essere pronto a seguire ulteriori forme di protesta.
Nelle scorse ore è arrivata in redazione anche la presa di posizione del Collegio dei docenti della Scuola media di Bedigliora, che dicendosi preoccupato e deluso per l’intervento, si allinea alla posizione del Liceo di Lugano 1, che sostanzialmente chiede al governo la stessa cosa del Liceo 2, ossia di finanziare l’Ipct o in alternativa che si trovino soluzioni che garantiscano la stabilità e la copertura delle rendite attuali.