L’Associazione Velabili di Lugano nel 2023 parteciperà con due equipaggi agli Special Olympics World Games. Parla il presidente, Boris Keller
Dalle acque del Ceresio a quelle del lago Wannsee di Berlino. Barbara Beutler, 49 anni e Dario Madonna, 34, porteranno i colori ticinesi ai mondiali di vela per disabili, gli Special Olympics World Games, in agenda dal 17 al 25 giugno 2023 nella capitale tedesca, dopo aver superato le qualificazioni alle regate nazionali svizzere di San Gallo lo scorso giugno, agguantando così un prestigioso orizzonte agonistico. Saranno accompagnati dai rispettivi partner unificati, Prisca Keller e Nicola Bernasconi.
I due team appartengono all’Associazione Velabili di Lugano, sodalizio attivo da oltre un lustro, che ha sede al Circolo Velico di Lugano e che promuove la vela inclusiva. Una flotta di cinque imbarcazioni, skipper qualificati e una quindicina di atleti, confrontati con disabilità sia fisica sia mentale sia sensoriale e col vento decisamente in poppa. Dichiara il presidente e fondatore, Boris Keller, skipper di lungo corso con patente illimitata, dapprima sul mare con grandi imbarcazioni e poi sul lago con ogni sorta di deriva: «L’associazione è stata creata nel 2016, ma è nata un po’ prima: lo spunto era arrivato dalla Ftia, Federazione ticinese integrazione andicap, oggi denominata Iat, Inclusione Andicap Ticino, che aveva lanciato l’idea di svolgere attività in mare con persone con disabilità. Detto, fatto. A questo punto abbiamo svolto una settimana in mare con due ragazzi con disabilità mentale. Dopo questa esperienza è nata l’associazione di Lugano, fondata da me, dal Circolo Velico di Lugano, dalla Ftia e da Walter Lisetto, presidente del Gruppo Carrozzella Insuperabili».
Prosegue il nostro interlocutore: «Prima del 2016 avevo già partecipato ai mondiali di Los Angeles con Dario Madonna, con il quale abbiamo ottenuto la medaglia d’oro. Insomma, abbiamo iniziato da subito bene. Successivamente, nel 2019, abbiamo partecipato agli Special Olympics World Games di Abu Dhabi, con due equipaggi. L’anno prossimo saremo a Berlino, ancora una volta con due equipaggi misti, formati da un disabile mentale e da un "unified partner", in altre parole il coach, che gareggia alla stessa stregua di un atleta, perché la specialità prevede che siano in due a governare la barca. Si concretizza così l’aspetto inclusivo della vela. Io rivesto invece il ruolo di allenatore dei due equipaggi. Il tipo d’imbarcazione ci è stato proprio comunicato da pochi giorni dagli organizzatori: si tratta di un Rs Venture Connect, una buona notizia perché è una deriva che abbiamo in dotazione nella nostra flotta». Quando inizieranno gli allenamenti? «Presto. Comunque già al Circolo velico di Lugano l’attività sul lago si protrae per l’intera stagione, da maggio a ottobre sia con attività proprie dell’associazione sia partecipando alle regate sociali». Importante il valore sociale del vostro sodalizio che rappresenta pure un ottimo esempio di inclusività sportiva. «Con la nostra attività favoriamo l’indipendenza e stimoliamo la socialità di tutti i nostri e le nostre partecipanti con disabilità».
E indispensabile si traduce pure il sostegno economico di Ibsa, la multinazionale farmaceutica svizzera fondata nel 1945 a Lugano, che nell’ambito del progetto denominato, "Sailing into the Future. Togheter" supporta l’attività di alcune associazioni e circoli velici presenti in Svizzera, Italia e Francia, con cui ha attivato delle partnership per promuovere iniziative di vela inclusiva rivolte a persone con disabilità, fra cui appunto l’Associazione Velabili di Lugano, oltre alla Société des Régates d’Antibes e lo Yacht Club Punta Ala. «Sì, Ibsa - conferma Boris Keller - rappresenta un aiuto di assoluta importanza per la nostra associazione: ci sponsorizza gli allenamenti, i materiali, il noleggio di imbarcazioni, le eventuali trasferte all’estero per campi di allenamento». Chi intende aderire alla vostra associazione come deve procedere? «Può semplicemente scriverci all’indirizzo e-mail: velabili@cvll .ch ».
Intanto, la prima tappa del programma triennale "Sailing into the Future. Together" avviata dalla casa farmaceutica svizzera è rappresentata dalla regata transatlantica che vedrà protagonista lo skipper, Alberto Bona, il prossimo novembre: il velista si presenterà al via della Route du Ruhm con un’innovativa imbarcazione, il Classe40 Ibsa, varato all’inizio di agosto a La Trinité-sur-Mer in Bretagna. Una regata che, oltre ad ambire a risultati sportivi, si inserisce nel solco di sfide non meno trascurabili: la sostenibilità ambientale e sociale, l’inclusione e l’integrazione.