Commerciante condannato a una pena di 31 mesi per truffa per mestiere. Una quarantina di vetture sparite dopo aver lasciato in asso le società
Faceva sottoscrivere a rappresentanti di svariate società "vuote" a lui riconducibili contratti di finanziamento di leasing di auto, ben sapendo che l’intento era quello di disporre dei veicoli senza onorare gli impegni contrattuali. Così aveva lasciato in asso svariate società di leasing, non solo in Ticino, ma in altre località della Svizzera e d’Europa, un commerciante serbo residente nel Comasco di 40 anni.
Arrestato lo scorso 4 settembre, l’uomo è approdato in aula oggi davanti alla Corte delle Assise criminali di Lugano, beneficiando del rito abbreviato, dal momento che ha ammesso ogni sua responsabilità. Trentun mesi di carcere, di cui 19 posti al beneficio della sospensione condizionale e all’espulsione dalla Svizzera per 5 anni. Questa la pena pronunciata dalla Corte, presieduta dal giudice Amos Pagnamenta, che ha confermato l’atto d’accusa e la proposta di pena formulata dalla procuratrice pubblica, Margherita Lanzillo. L’imputato è stato riconosciuto colpevole di truffa per mestiere. Una ventina le auto – molte delle quali di lusso – al centro di leasing ingannevoli per un valore complessivo di oltre 600mila franchi. Non solo. Accertato pure il reato di ripetuta appropriazione indebita: tra il 2016 e il 2021 si è assicurato, con analoghi raggiri, 28 auto per un valore complessivo di oltre 1,2 milioni di franchi. Il guadagno personale dell’imputato si sarebbe attestato tra i 50 e i 70mila franchi. Ha dichiarato al processo il commerciante: «All’inizio avevo un’officina meccanica. Poi ho preso una strada sbagliata, cose che non rifarò più».