Superato di 16 voti l’ex sindaco di Melano, Maffei, che totalizza la seconda miglior elezione in Municipio. Tira aria di ballottaggio.
È il socialista Jean-Claude Binaghi il sindaco di quindicina in questa domenica di elezione per il nuovo Comune unico di Val Mara: ha infatti totalizzato 603 voti personali. Nello spoglio appena annunciato, l’ex sindaco di Maroggia ha superato di soli 16 voti il suo omologo di Melano, Daniele Maffei (Plr), eletto in Municipio con 587 voti personali. La vittoria di Binaghi sorprende doppiamente, poiché è riuscito a strappare il miglior risultato sebbene il maggior bacino di elettori si trovi a Melano, con 877 aventi diritto di voto. E seppure la lista Plr-Glrt e Verdi Liberali complessivamente sia stata la più votata, con il 35,9% rispetto a quella del vincitore dei Verdi-Ps e Indipendenti (30,4%). Ma Binaghi ha avuto la meglio, anche se per poche schede, pure nel panachage, con 145 preferenziali, rispetto ai 133 totalizzati da Maffei. Insomma, tira aria di ballottaggio, visto lo scarto esiguo tra i due ex sindaci che si contendevano sin dalla vigilia il sindacato della nuova realtà comunale.
Con uno scarto di soli 16 voti tra i due ex sindaci, la domanda s’impone. Si andrà al ballottaggio? Daniele Maffei, posizionatosi al secondo posto, dichiara a laRegione: «Intanto sono contento per i risultati ottenuti dal partito, perché aver totalizzato tre municipali è un bel traguardo. Per quanto riguarda il ballottaggio vedremo». Quindi non lo esclude a priori? «No, a priori non si esclude mai niente. Con 16 voti di differenza... fossero stati 50 voti, ma così. Ci ragioniamo un attimo, lo si deve decidere fra un paio di settimane. Quindi ragioneremo noi, ragionerà Jean-Claude e il suo partito. Vediamo. Non è solo una questione di chi fa il primo e chi il secondo, è più una questione di Municipio e di rappresentanza municipale. Il discorso è un po’ più complesso di quello meramente numerico».
E dal canto suo, il vincitore delle elezioni, Jean-Claude Binaghi, dichiara: «Sono contento. Non mi aspettavo questo risultato, che mi inorgoglisce». E nell’eventualità in cui Maffei richiedesse il ballottaggio, come si pone? «Daniele è una persona validissima, ed è un mio amico. Non amo i ballottaggi, ma va benissimo. I liberali hanno fatto tre seggi, noi due, per cui presumo sia normale l’ipotesi di un ballottaggio». Quindi vinca il migliore? «Vinca il migliore, certo. Sia io sia Maffei vogliamo molto bene a questa nuova Val Mara e quindi faremo entrambi l’interesse per il Comune». Più improbabile, invece, che richiedano un ballottaggio gli altri due partiti, Alleanza Democratica e Lega-Udc. Quest’ultimo, in un comunicato stampa, si dice soddisfatto dell’esito delle elezioni, "benché le aspettative potevano essere superiori".
La partecipazione alla elezione si è attestata al 56%. Complessivamente 1’835 gli aventi diritto di voto, a Melano è concentrato il maggior bacino di elettori: 877. Ma ecco gli altri eletti nell’Esecutivo. La lista Plr-Glrt e Verdi liberali, come detto il partito vincitore, ha totalizzato tre seggi. Oltre a Maffei, è stato eletto Jgor Zocchetti (518 voti) e Giovanni Muratore (425). I socialisti totalizzano due seggi: oltre Binaghi, entra nella stanza dei bottoni Marzio Proietti (482 voti). Alleanza democratica ottiene un seggio con Stefano Keller, eletto con 356 voti personali. Una poltrona, infine, a Lega-Udc con l’ingresso dell’ex vicesindaco di Maroggia, Aldo Acquisto (324 voti).
Per il Consiglio comunale, la lista Plr-Glrt e Verdi Liberali si conferma al primo posto (con il 34,8%) e 10 eletti, ma i Verdi-Ps e Indipendenti hanno ridotto lo scarto (rispetto ai risultati del Municipio) totalizzando il 32,9% e totalizzando pure 10 seggi. Al 19,5% la lista Lega-Udc che entra in Consiglio comunale con 6 seggi e che supera Alleanza Democratica (12,8%), la quale ottiene 4 poltrone. Manca invero un seggio nel computo dei complessivi 30 consiglieri comunali, probabile svista sulla piattaforma del Cantone.
Erano in corsa 22 candidati per l’Esecutivo e 81 per il Legislativo. Nessuna lista civica, i partiti storici tradizionali si sono contesi l’elezione della prima legislatura nel nuovo Comune che sarà brevissima: due anni, fino all’aprile 2024, quando per tutte le amministrazioni comunali scadrà il quadriennio.
Dopo un percorso di avvicinamento iniziato nel 2018, gli ormai tre quartieri di Melano, Maroggia e Rovio ora costituiscono un Comune unico chiamato Val Mara. Con oltre 3mila abitanti, esteso su una superficie di 11 chilometri quadrati e con una situazione finanziaria sana – il moltiplicatore d’imposta non supererà l’85%, anche se per il primo anno di vita del nuovo Comune i bilanci rimarranno ancora separati –, Val Mara racchiude un potenziale in termini di futuri sviluppi su più fronti, da quello economico, con una attrattività turistica non trascurabile, a quello sociale ponendosi a misura di famiglia grazie ai diversi servizi sul territorio e alle numerose associazioni locali. Cinque essenzialmente le tappe che hanno portato al ‘matrimonio’: nel marzo 2018 la creazione della Commissione di studio; nel giugno 2020 la presentazione della proposta aggregativa; nell’ottobre 2020 la votazione popolare consultiva – in una prima fase il progetto di fusione era a 5 Comuni, ma Arogno e Bissone non hanno aderito –; nel giugno 2021 il decreto legislativo; e quindi oggi le agognate elezioni comunali. Essenziale il lavoro svolto dal Gruppo di coordinamento dell’aggregazione di Val Mara che ha tracciato gli obiettivi della nuova entità comunale. Da domani, lunedì, Val Mara sarà a tutti gli effetti una nuova realtà comunale, a cominciare dal sito internet in cui confluiranno tutte le informazioni per la popolazione, dall’albo comunale fino all’agenda degli eventi.