Luganese

Spaccio di droga, 29enne condannato a tre anni di prigione

Trafficò due chili di coca e quattro di erba, ma all’uomo è stata inflitta una pena inferiore del previsto perché ha dimostrato un ‘concreto ravvedimento’

Tanta cocaina e marjiuana smerciate a consumatori locali
(Ti-Press/Archivio)
25 febbraio 2022
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Un cambio di vita per il 29enne che è comparso oggi in aula penale al Palazzo di Giustizia di Lugano, nel giorno del suo compleanno: l’uomo, domiciliato nel Luganese, si è lasciato alle spalle un passato di tre anni, durante i quali ha spacciato grossi quantitativi di droga. Dopo l’arresto e la reclusione ha saputo reintegrarsi nella società avviando un’attività professionale indipendente insieme alla compagna dalla quale ha avuto un figlio. L’imputato avrebbe meritato una condanna superiore a quella inflitta dalla Corte della Assise criminali di Lugano, ma, nei suoi confronti, si è giunti a una pena più lieve – tre anni di prigione, di cui due sospesi condizionalmente per un periodo di prova di cinque anni – alla luce del suo riscatto e della sua risocializzazione.

La sentenza pronunciata dalla giudice Francesca Verda Chiocchetti (affiancata dai giudici a latere Monica Sartori-Lombardi e Aurelio Facchi) combacia con l’accordo proposto dalla pubblica accusa, sostenuta dalla procuratrice Margherita Lanzillo, e dall’avvocato Yasar Ravi. Il 29enne è stato incarcerato preventivamente il 10 aprile 2019, per la durata di 99 giorni, per aver spacciato dall’aprile 2016 un quantitativo complessivo di circa 2’150 grammi di cocaina e di 4’050 di marijuana e hascisc. L’imputato solo oggi ha ammesso integralmente i fatti indicati nell’atto d’accusa, confessando che i motivi che l’hanno spinto a svolgere attività illegali, di facile guadagno, erano di natura prettamente egoistica. L’uomo ha mostrato di essersi pentito e di non aver considerato l’impatto che le sue azioni avrebbero avuto sul suo entourage. Il 29enne non tornerà dietro le sbarre: sarà il giudice dei provvedimenti coercitivi a stabilire le modalità di espiazione della pena.

Anche il secondo processo odierno è stato celebrato con il rito abbreviato. La Corte delle Assise correzionali di Lugano presiedute dal giudice Marco Villa ha inflitto all’imputato, un 32enne residente nel Luganese, diciotto mesi sospesi con la condizionale di due anni per aver spacciato oltre 300 grammi di cocaina, nel giro di sette mesi, tra il novembre 2020 e il giugno dell’anno successivo. Il giudice ha accolto la pena patteggiata dalla procuratrice pubblica Pamela Pedretti e l’avvocato Roberto Rulli.