Dal Movimento per il socialismo al Partito popolare democratico, dal Partito socialista al Partito liberale radicale le reazioni dopo la vittoria del Sì
La definisce “una sconfitta più che onorevole” il Movimento per il socialismo (Mps) la non riuscita del referendum per il fronte del No. “Un risultato, tuttavia, tutt’altro che scontato” si legge in un comunicato stampa, tanto che l’Mps afferma di ritenersi “soddisfatto della campagna condotta; una campagna difficile e controcorrente” che l’Mps, come forza politica, dichiara di aver “condotto da solo, in particolare nella fase di raccolta delle firme per garantire la riuscita del referendum. Uno sforzo che, sul terreno militante (bancarelle e distribuzione di materiale nei quartieri), è continuato anche nella fase della campagna per la votazione”. Un risultato influenzato dalla questione “sportiva, trasformando il referendum in un pronunciamento a favore o contro lo sport. Una dinamica che ha pesato sull’esito finale del voto dato che, di principio, quasi nessuno si è dichiarato in opposizione al sostegno alla pratica sportiva (nella nostra veste di referendisti lo abbiamo dichiarato fin dall’inizio)”. Per l’Mps, ad ogni modo, “tutti i problemi segnalati ed emersi nel corso della campagna, problemi sia di ordine pianificatorio che finanziario (con profonde conseguenze per il futuro della città e per i suoi cittadini e cittadine), restano comunque sul tappeto e saranno al centro della discussione politica pubblica nella fase realizzativa del progetto”.
E sui prossimi passi veglierà anche la sezione luganese del Partito socialista: “Nonostante la campagna accesa, si tratta di un progetto di valenza regionale che influenzerà il territorio. Non appartiene a nessuna forza politica, e dovrà semplicemente essere sviluppato a favore dei cittadini e della sua utenza”. Pur avendo lasciato libertà di scelta sul voto il Ps “vista l’introduzione dei sette punti chiesta e ottenuta dal gruppo in Consiglio comunale durante la scorsa legislatura, veglieremo affinché questi siano applicati nel loro senso originario (tra cui la presenza di un parco il più grande possibile, il potenziamento dei mezzi pubblici, il rispetto dell’ambiente e della qualità delle opere, la presenza di alloggi a prezzi accessibili)”. Ps che invita il Municipio a ricordarsi “dei cittadini che hanno espresso un voto contrario e delle loro molteplici motivazioni. Ciò, affinché si affrontino le prossime fasi includendo il più possibile tutti i sentimenti attorno a questo progetto. Da ultimo, l’ardua campagna elettorale ha dimostrato la difficoltà del Municipio di convincere e creare consenso attorno a un tema. Il risultato ne è l’ennesimo monito. Perciò, importante compito dell’esecutivo dovrà essere quello di ricostruire un clima di fiducia e rispetto, proponendo un nuovo approccio nell’avvicinamento ai diversi temi”.
Un vero e proprio tripudio, in tempo reale, è stato invece espresso dal Partito popolare democratico cittadino che ha accolto in diretta (nel corso dell’assemblea per la nomina del nuovo presidente) la notizia della vittoria del Sì al Polo sportivo e degli eventi: “Lugano, il Canton Ticino e tantissime associazioni sportive avranno finalmente un centro sportivo di livello internazionale e tutta la popolazione potrà godere del grande parco urbano che lo caratterizzerà. Non poteva pertanto giungere notizia più bella nel giorno in cui il Ppd di Lugano ha rinnovato i vertici della propria sezione. Ancora una volta il Ppd di Lugano, unica tra le forze politiche, vede premiata la propria coerente scelta di aver sostenuto con convinzione e da subito la volontà di ridisegnare la porta d’entrata nord di Lugano e di costruire una casa degna per lo sport”.
Soddisfazione è stata espressa anche dalla sezione Plr di Lugano per un risultato che permette “alla Città di riqualificare nei prossimi anni l’intero comparto di Cornaredo dotandosi di moderne infrastrutture sportive e di servizio con la realizzazione dell’importante progetto di Polo sportivo e degli eventi. Questo voto permetterà alle società sportive di punta di continuare a inseguire le loro legittime ambizioni agonistiche. Ma soprattutto regalerà finalmente ai tanti giovani di tutto il Cantone e a molte famiglie strutture sportive accoglienti, moderne, funzionali e al passo con i tempi. La collaborazione pubblico-privato ha mostrato qualche limite su cui il Plr cittadino veglierà per garantire una buona gestione finanziaria, ma permetterà concretamente a Lugano di trovare il suo giusto collocamento a livello nazionale anche per la qualità delle sue infrastrutture sportive. Come partito che colloca tra i suoi valori fondamentali anche il progresso, il Plr non può che esprimere soddisfazione per questo importante passo avanti per la città di Lugano. Sarà ora compito della città, di cittadini e commerci unirsi per rilanciare il centro puntando su turismo e manifestazioni, per sfruttare questo risultato come slancio verso una città che diventerà multipolare e multicentrica”.