Il corteo, partito da piazza Manzoni, è terminato al parco di Villa Saroli, dove gli autogestiti trascorreranno la serata
‘Contro ogni gabbia… Scateniamo la nostra rabbia’. Questo lo slogan che si legge nello striscione in testa alla manifestazione organizzata oggi dagli autonomi del Molino. Il corteo, partito da piazza Manzoni, in centro a Lugano, ha imboccato via della Posta. Alcune centinaia di persone stanno partecipando alla protesta contro lo sgombero e la demolizione di un edificio dell’ex Macello, sede del centro sociale fino alla notte fra il 29 e 30 maggio di quest’anno. La manifestazione si sta svolgendo al ritmo della musica e con riferimenti alla storia pluridecennale delle rivendicazioni per spazi autogestiti in città, pronunciati dal megafono. Fino agli sviluppi degli ultimi mesi.
Ci si attendeva, forse, una partecipazione maggiore. Non mancano slogan contro il consigliere di Stato Norman Gobbi e contro la municipale luganese Karin Valenzano Rossi. Sono stati accesi inoltre alcuni fumogeni e il palazzo della Securitas è stato imbrattato.
Bruciata una cassetta del ‘Mattino’
Il corteo è terminato di fronte a Villa Saroli. Qui, gli autonomi hanno dato fuoco a una cassetta di distribuzione del settimanale ‘Il Mattino’, e hanno deciso di occupare il parco della villa, dove si terrà la cena popolare di questa sera da loro organizzata. Il luogo scelto non è casuale: il parco di Villa Saroli, la notte tra il 17 e il 18 settembre, era stato teatro di una festa non autorizzata, conclusasi con l’intervento delle forze dell’ordine.