L’esponente popolardemocratico e capo del Dicastero dello sviluppo territoriale a Lugano parla per il vice di Michele Foletti di una soluzione ‘consensuale’
Prima del vicesindacato per Filippo Lombardi, responsabile popolardemocratico del Dicastero dello sviluppo territoriale, per Lugano è importante l’oggi: «Sono contento che sia stato depositato solo un nome per la carica di sindaco e che non vi sia stata necessità, con la chiamata alle urne dei cittadini luganesi, di una nuova battaglia elettorale. La Città non ne aveva proprio bisogno. In una legislatura già di per sé corta è fondamentale unirci il più possibile così da portare a casa, in questi circa due anni e mezzo che ci restano, almeno qualche risultato». È pacato nei toni e chiaro nella sua posizione il già presidente del Consiglio agli Stati elvetico. Ci sarà allora il nome di Filippo Lombardi sul tavolo dell’esecutivo il 7 ottobre quando la carica di Michele Foletti diventerà effettiva e sarà necessario dar corpo e volto al suo vice? «Sul tavolo ci sono sei nomi! È una questione dunque che dovrà essere discussa esclusivamente all’interno del Municipio – evidenzia Lombardi – e che dovrà trovare una soluzione il più possibile consensuale. Non ci dovranno essere rivendicazioni partitiche ma una discussione, all’interno del collegio, che auspico serena. Non dobbiamo dimenticare, lo ribadisco, che ci aspettano solo circa due anni e mezzo prima del prossimo rinnovo elettorale e anche per questo spero che non si arrivi alla necessità di una votazione...». Nessuna alzata di mano, quindi, è l’invito di Lombardi, il nome del vicesindaco dovrà uscire da un confronto che non potrà non tener conto «delle aspettative del sindaco e di tutti i colleghi».
Il vicesindacato è, dunque, in mano all’esclusiva valutazione collegiale, fuori da quelli che sono considerati i ‘giochi’ di partito. Del resto la montagna da scalare non è e non sarà delle più facili: «Per Lugano la legislatura, in effetti, è iniziata fra polemiche e divisioni, passando dalla botta tremenda della morte di Marco Borradori. Se vedo nella nomina di Michele Foletti a sindaco un primo tassello per ricostruire una certa serenità all’interno del Municipio, vedo in una nomina condivisa del vicesindaco un secondo fondamentale passo, così da essere finalmente all’altezza, come Città, delle sfide, non semplici, che ci stanno aspettando».