Si tratta di un centro polifunzionale con casa per anziani, centro diurno, nido d’infanzia e sede direzionale dell’ente Lugano Istituti Sociali
Racchiude in sé il termine greco per indicare le città-stato, come anche il riferimento al Lis, l'ente autonomo Lugano Istituti Sociali, diretto da Paolo Pezzoli. È ‘Polis’, il centro polifunzionale inaugurato oggi a Pregassona, con numerosi contenuti pubblici: una casa per anziani con 114 posti letto, un centro diurno sempre per la terza età, un nido d'infanzia per 26 bambini dagli 0 ai 3 anni e gli uffici della direzione generale del Lis, attualmente a Casa Serena. Il grosso edificio – eccezion fatta per il nido – è ancora vuoto, ma i primi residenti cominceranno ad arrivare già la prossima settimana. «È il più grande cantiere della Città degli ultimi anni» ha sottolineato la capodicastero Immobili Cristina Zanini Barzaghi, ringraziando i numerosi collaboratori che vi hanno lavorato.
Si tratta effettivamente di un progetto molto significativo. Per i contenuti, per i costi finanziari – 40 milioni d'investimento per tre anni e mezzo di cantiere –, per la lunga storia. «Siamo arrivati ad avere questa struttura bella e funzionale e soprattutto desiderata dalla popolazione e dall'ex Municipio di Pregassona» ha ricordato la municipale. Era stato infatti l'esecutivo dell'allora Comune ad acquistare il terreno dove oggi sorge la struttura e il concorso iniziale risale al 2004. Parecchio tempo fa. «Ringrazio tutti per la pazienza – ha detto a tal proposito la capodicastero –. Purtroppo l'iter è stato veramente lungo a causa in particolar modo delle discussioni con il Cantone dovute all'appalto d'impresa generale e poi per via dei ricorsi nella fase delle procedure d'appalto». Ma «l'ottimo risultato» deve fungere da motore per «continuare a investire anche nei prossimi anni nelle costruzioni a favore del pubblico».
E di contenuti importanti e originali Polis ne ha più d'uno. Dei 114 posti letto, una trentina sarà riservata alle persone afflitte da demenza senile, 6 per le cure di pazienti bariatrici (ossia obesi) – una novità a livello ticinese la presenza di una camera per grandi obesi, ossia fino ai 360 chili – e 14 per le cure palliative. «Dieci di questi ultimi erano finora gestiti da Casa Serena e verranno trasferiti, con un potenziamento» ha spiegato il capodicastero Socialità Lorenzo Quadri. Il legame con la più grande casa per anziani del cantone non si esaurisce lì: «Lo storico passaggio (dopo cento e passa anni sullo stesso sedime, ndr) della direzione al Polis permetterà di recuperare spazi interessanti per gli ospiti di Casa Serena». Il municipale ha spiegato inoltre che la neoapertura si inserisce in un contesto di importanti cambiamenti relativi alle strutture cittadine: Polis accoglierà infatti la quarantina di residenti del Castagneto di Castagnola, che verrà dismesso. I letti persi verranno a loro volta compensati dalla costruzione della nuova ala della Meridiana di Viganello: un investimento stimato in 24 milioni e che, con 54 posti nuovi, dovrebbe portare il totale a 140 circa, diventando così la seconda casa per dimensioni della città.
Il centro conterrà inoltre una sala Snozelen, ossia uno spazio dove praticare la terapia d'origine olandese che offre esperienze multisensoriali adattando l'illuminazione, l'atmosfera, i suoni e la consistenza tattile della stanza e degli oggetti presenti al suo interno. Bisognerà aspettare invece il 2022 per il centro diurno che, in collaborazione con Scudo, potrà accogliere una ventina di utenti al giorno. Già aperto da fine agosto invece il nido, che sostanzialmente ospita i bambini del nido di Viganello, chiuso, ma con un potenziamento d'orario e una presa a carico più lunga. Infine, le cucine di Polis riforniranno anche la casa per anziani di Canobbio, co-gestita da Lugano, la cui edificazione è appena iniziata.
E la struttura di Canobbio potrebbe avere in comune anche un altro aspetto con quella di Pregassona: l'efficenza energetica. «L'impianto fotovoltaico previsto sul tetto e sulle facciate è uno dei più grandi in Svizzera e il più grande in Ticino e dovrebbe arrivare a coprire il 57% circa del fabbisogno totale» ha spiegato l'architetto responsabile Rosario Galgano. «Una scelta innovativa che fa da rompighiaccio – ha aggiunto Zanini Barzaghi –, stiamo quindi valutando di implementarla anche per altri progetti, come la casa per anziani di Canobbio e, se il popolo lo vorrà, il Polo sportivo e degli eventi di Cornaredo».
Polis, hanno infine sottolineato le autorità, dovrebbe riempirsi integralmente nel corso del 2022, mentre si tratta anche di un importante datore di lavoro: sono 94 in totale le persone assunte e una cinquantina gli apprendisti formati.