Fondamentale fu il suo contributo all'Usi, alla Supsi e tramite l'omonima fondazione, il suo sostegno economico nell'ambito della ricerca
È morta stamattina nella sua casa di Montagnola all'età di 102 anni la mecenate "Cele" Daccò. Fondamentale fu il suo sostegno e contributo all'Università della Svizzera italiana (Usi), alla Facoltà di Teologia di Lugano, ma anche alla Supsi, all'Irsol di Locarno e all'Irb di Bellinzona per lo sviluppo del sistema universitario ticinese. Ancora oggi, tramite la fondazione Daccò di Lugano, assicura aiuto economico alle varie facoltà e ad altri istituti nell'ambito della ricerca. Nata il 27 maggio 1919, Celestina Pasquali Daccò, detta "Cele", era vedova dal 1975 dell’industriale Aldo Daccò, ex patron della Liasa di Orago.