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Sanzione di 12 mila euro per il Casinò di Campione

False comunicazioni sociali: la società per azioni condannata dal Tribunale di Como

Ti-press
10 marzo 2021
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La Casinò Campione d'Italia Spa, nell'ambito della vasta indagine della Procura di Como, è stata condannata per il dissesto della Casinò Campione d'Italia. La società, nella persona dei suoi curatori fallimentari, in sede di udienza preliminare, è stata condannata al pagamento di una pena pecuniaria, fissata dal giudice Laura De Gregorio del Tribunale lariano, di 12'360 euro. Pena patteggiata su richiesta della difesa e con il consenso del pubblico ministero Antonia Pavan, sostituto procuratore.

False comunicazioni sociali, così come previsto dall'articolo 2621 del codice civile, il reato per il quale si è pervenuti al patteggiamento, consentendo alla società di uscire dal processo ancora pendente nei confronti di diciassette imputati, fra amministratori comunali, componenti del Cda della società di gestione della casa da gioco e del consiglio sindacale. Il reato si riferisce al periodo compreso fra il 2015 e il 2017, anni in cui in occasione dell'approvazione dei bilanci, la società come scrive la gup De Gregorio nel motivare la condanna, ''non adottava ed efficacemente attuava  modelli di organizzazione e di gestione'' atti a prevenire gli altri reati che la Procura, contesta agli ex componenti del Cda, ai revisori dei conti e dei sindaci della Casinò Campione d'Italia. Ci si chiede quale peso questa sentenza potrà avere sull'udienza preliminare fissata per il 9 giugno (con possibile proseguimento il 16 giugno) nei confronti dei diciassette imputati che per il disseto di casinò e comune sono accusati a vario titolo di abuso d'ufficio, falso in bilancio e per due di loro anche di corruzione. Però occorre attendere la decisione dei giudici del Tribunale civile di Como che il 3 maggio si pronunceranno sulla richiesta della Casinò Campione d'Italia.