Due cittadini rumeni accusati di aver messo in piedi un giro di prostituzione in appartamenti, del quale incassavano il guadagno
Sebbene la pratica della prostituzione sia vietata su tutto il territorio del Ticino a causa delle restrizioni per contrastare la pandemia, un 31enne e un 32enne, entrambi cittadini rumeni residenti in Romania, sono stati arrestati mercoledi, 3 marzo, con l'accusa di aver gestito proprio un giro di prostituzione in appartamenti del Luganese. Lo comunicano il Ministero Pubblico e la Polizia cantonale aggiungendo che al dispositivo di arresto ha preso parte anche la Polizia della Città di Lugano.
Oltre a gestire l'attività, dagli elementi raccolti durante l'operazione si può ritenere che esistesse un vero e proprio sistema di controllo delle prostitute, il cui guadagno, derivante dalle prestazioni sessuali, veniva sistematicamente riscosso dai due arrestati. A carico dei due, l'ipotesi di reato è quella di promovimento della prostituzione. L'inchiesta è coordinata dal Procuratore pubblico Moreno Capella. Le misure restrittive della libertà sono nel frattempo state confermate dal Giudice dei provvedimenti coercitivi (GPC).