Luganese

'Così in pochi giorni abbiamo fondato Arogno 2021'

L'ex magistrato Emanuele Stauffer è candidato per il Municipio, ma guarda all'intera lista. 'Siamo affiatati, possiamo sperare in almeno due seggi'

Emanuele Stauffer
(TI-PRESS)
6 marzo 2021
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Emanuele Stauffer, avvocato ed ex magistrato dal 1998 al 2004, si lancia in una nuova sfida, questa volta non nel campo del potere giudiziario, bensì in quello esecutivo, segnatamente politico: è infatti candidato alle prossime elezioni di aprile per il solo Municipio, in una lista tutta nuova, 'Arogno 2021'.
«Onestamente - esordisce - sono per indole molto più interessato all’esecutivo che non al legislativo». La sua ambizione personale sarebbe dunque quella di fare ingresso in Municipio? « Certamente, ma l’ambizione vera è per la lista. Siamo un bel gruppo e abbiamo creato 'Arogno 2021' a metà gennaio, nel giro di due, tre giorni. Io ero già in corsa lo scorso anno, prima che venissero posticipate le elezioni per la pandemia, su una vecchia lista socialista, che nel frattempo è stata superata. Ero indeciso sul da farsi, poi ho pensato di cambiare completamente ottica; nel frattempo erano successe diverse cose, c’era stata la decisione sull’aggregazione comunale (il progetto del comune unico, Val Mara, al quale la popolazione di Arogno non ha aderito, ndr.), il paese si è ritrovato spaccato, sono emerse tensioni e dissidi. E così è nata l’idea di creare una lista civica, 'Arogno 2021'.

'Un'idea nata attorno a un tavolo' 

Quindi l’iniziativa nasce da lei? «No, siamo quattro i promotori: Geo Jeanmaire-dit-Quartier e Kevin Casellini, candidati al Municipio, Francesco Sala, candidato al Consiglio comunale, ed io. Ci siamo riuniti attorno a un tavolo e nonostante le nostre provenienze politiche siano diverse abbiamo trovato facilmente un terreno di intenti comune e in pochi giorni abbiamo raccolto quattro candidature per il Municipio (della partita è anche Federica Tantardini, ndr.) e venti per il Consiglio comunale, nonché diversi proponenti da più parti». L’ambizione minima del gruppo? «Entrare in Municipio, possibilmente con più di un candidato; conta poco chi entra, basta che sia qualcuno di noi. Tutti e 4 abbiamo le carte in regola per far parte di un esecutivo». Intanto, l’attuale compagine municipale in carica vede il sindaco, Corrado Sartori (Plr), il vicesindaco Claudio Firpo (Lega dei ticinesi), i municipali Caprice Prestinari Valsecchi (Lega dei ticinesi), André Rösti (Plr) e Giovanni Sansossio (Gruppo Indipendenti), quest’ultimo l’unico dell’attuale Esecutivo a non sollecitare un nuovo incarico ma in corsa per il Consiglio comunale. Per quanto attiene alle liste, “Arogno 2021” rappresenta la new entry. «È la prima volta - sottolinea Stauffer - che vi è una lista veramente apartitica, riunita attorno a un’idea chiara: lasciamoci alle spalle per il momento il tema aggregazione e concentriamo l’attenzione sulle reali necessità di Arogno».
Se venisse eletto sarebbe la sua prima esperienza in politica?  «Nel ’97 sono entrato in Consiglio comunale, ma ci sono rimasto poco tempo, perché qualche mese dopo sono stato eletto procuratore pubblico e ho dovuto rinunciare alla carica politica. Torna dunque nuovamente sotto i riflettori? «Ho solo voglia d'impegnarmi nella gestione del mio Comune. Al mio attivo ho esperienze di vario tipo: manageriali, banca in particolare, magistratura, avvocatura, consigli di amministrazione e la cosa pubblica è sempre stata fondamentale per me ». Quindi guarderebbe volentieri al dicastero delle finanze, attualmente occupato dal sindaco, Corrado Sartori? «Non è questa la questione. L’importante, come già detto, è che qualcuno della lista - speriamo anche più di uno o due - entri in Municipio, per contribuire alla realizzazione di qualcosa di concreto». Qual è dunque il contenuto del vostro programma politico? «Noi abbiamo una cosa che sembra molto teorica ma non lo è affatto: il desiderio di ricompattarci, di fare in modo che il Comune di Arogno possa superare questo momento di crisi, legato alla mancata aggregazione. Il fatto che il Municipio, all’unanimità e il Consiglio comunale a larghissima maggioranza fossero favorevoli all’aggregazione mentre la popolazione ha votato contro deve far riflettere». Lei personalmente come ha votato? «Contro, ma non sul principio. Oggi mi disturba il fatto che dopo un voto popolare e una decisione del Consiglio di Stato vi è ancora chi vuol fare dell’aggregazione il tema attorno a cui far convergere tutto. Il Consiglio di Stato ha deciso, la popolazione pure, non se ne parli più». Altri progetti per la legislatura? «Abbiamo chiesto alle nostre candidate e ai nostri candidati di mandarci qualche proposta: ne sono arrivate tante, tutte valide e stimolanti. Ne discuteremo nei prossimi tempi e poi le renderemo pubbliche». L’ultima domanda, ma non in ordine d’importanza: “Arogno 2021” mira al sindacato? «Per la lista è senz’altro un’ambizione».