Luganese

Aeroporto di Lugano, imbarcati due gruppi (su sei)

La scelta del Municipio per la gestione privata è caduta su cordate 'locali': "Gli amici dell'aeroporto" e la Marending-Artioli and Partner

Le due cordate hanno presentato candidature diverse ma solide (Ti-Press)
28 gennaio 2021
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Il dado è tratto. Il Municipio di Lugano ha scelto due gruppi per la gestione privata dell'aeroporto. Sono gli "Amici dell’aeroporto" (capofila Sir Lindsay Owen-Jones rappresentato dall’avvocata Giovanna Masoni Brenni, partecipanti Ceresia Holding Sa e Investindustrial Services Sa facente capo alla famiglia Bonomi) e la cordata Marending-Artioli and Partner (Rolf Marending/Stefano Artioli). La scelta ha inevitabilmente escluso dai giochi le altre quattro candidature presentate. Le candidature sono state avanzate da H24 Sa (Fabio De Luca);. Northern Lights Ag (Damian Hefti/Andrea Burkhardt); e il Team Lug (Raffaella Meledandri/Nicola Brivio) e dalle due cordate che hanno riunito l'offerta, ossia lala Moov Airways Ag (che nel contempo aveva ritirato la propria domanda) e la Skn Haryana City Gas Distribution Private Limited. La scelta sarà sottoposta al Consiglio comunale al quale sarà sottoposto un messaggio quanto prima per ottenere il benestare all'avvio delle trattative. Sarà tuttavia da valutare se sia possibile presentare le due candidature al Consiglio comunale in carica. Il messaggio municipale andrà infatti pubblicato per trenta giorni e i gruppi privati esclusi hanno diritto di interporre ricorso. Il servizio giuridico della Città sarà chiamato a valutare se sia possibile presentare al legislativo una scelta sub judice.

Quei dieci milioni non richiesti subito

Dopo la Call for expression of interest (Invito a manifestare interesse), volta a identificare un investitore privato per la gestione delle attività dell’aeroporto di Lugano, la Città ha valutato attentamente tutte le proposte pervenute e il Municipio ha approfondito con delle audizioni i contenuti dei progetti più vicini alla visione espressa dal Comune per il futuro dello scalo. I criteri considerati hanno riguardato la garanzia del mantenimento e dello sviluppo delle infrastrutture e delle procedure di volo (comprese quelle per il volo strumentale); la disponibilità di garanzie finanziarie per un periodo di esercizio di 33 anni; le condizioni di remunerazione del canone e della messa a disposizione della concessione; e la coerenza con il Piano settoriale dei trasporti, Parte Infrastruttura aeronautica (Psia). In seguito ai 'rumors' usciti da Palazzo civico in merito alla carenza di garanzie finanziaria di 10 milioni di franchi (o date in ritardo) da uno o più candidati sfociate in un'interpellanza, il Municipio non ha voluto dare spiegazioni oggi invocando ragioni legittime legate alla procedura in corso e al diritto di ricorso dei concorrenti esclusi. Il coordinatore del Gruppo di lavoro Lugano Airport Tiziano Ponti ha però precisato che «nella call of interest non era stata quantificata la garanzia. ma per poter manifestarla è stato chiesto successivamente il deposito di una garanzia». La richiesta è stata giustificata dal titolare del Dicastero aeroporto (e finanze) di Lugano Michele Foletti come capacità di sostenere i necessari investimenti iniziali all'infrastruttura». Insomma, secondo la versione del Municipio, non c'è stato alcun 'caso'.

Entrambe le proposte sono 'perfettibili'

Dal canto suo, il sindaco di Lugano Marco Borradori ha espresso soddisfazione per l'interesse manifestato nei confronti di un'infrastruttura della quale il Municipio ha sempre sostenuto la necessità parlando di progetti, dal profilo strategico «completamente diversi, quasi opposti che forniscono una visione differente del futuro dello scalo ma entrambi solidi e si auspica flessibili». Il concorso aveva chiesto esplicitamente la provenienza dei soldi e l'identificazione dei partner. Entrambe le candidature, ha spiegato l'avvocato Emanuele Stauffer il liquidatore di Lugano Airport Sa hanno fornito «una sovrapposizione perfetta delle esigenze finanziarie e teniche». Tuttavia, «il gruppo 'perfetto non c'era fra i candidati e nemmeno fra i due scelti, entrambi presentano alcuni 'difetti'», ha proseguito Foletti. Difetti ed eventuali collaborazioni saranno da approfondire con l'avvio delle trattative (dopo il via libeera del legislativo). L'ex capodicastero aeroporto Angelo Jelmini (ora titolare del Dicastero dello sviluppo territoriale) ha invece voluto sottolineare il valore immobiliare dello scalo, del sedime e degli immobili «stimato da una perizia in 60 milioni di franchi. Noi dovremo deciderne il destino sulla base di due proposte interessanti». A Jelmini, che ha messo in evidenza come nessun tipo di trattative sia stata avviata dal Municipio, è piaciuta anche la proposta del Team Lug, (referenti Raffaella Meledandri e Nicola Brivio) che «ha messo l'accento sul fatto di disporre di un'infrastruttura preposta al servizio pubblico che forse potrebbe essere integrata nelle idee dei due gruppi prescelti». Dopo la presentazione del messaggio toccherà come detto al legislativo dare il proprio benestare all'avvio delle trattative con le due cordate.

 

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