Lugano

Sette i gruppi interessati all'aeroporto di Lugano

Autorità sorprese. Partono le trattative, messaggio al Consiglio comunale entro l'anno

Ti-press
13 novembre 2020
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Sono sette i gruppi interessati ad assumere la gestione dell’aeroporto di Lugano-Agno, ora retto provvisoriamente dal Comune dopo la crisi di Lugano Airport Sa e la fine dei collegamenti di linea per Zurigo e Ginevra. Nel pomeriggio di oggi sono state aperte le buste con le offerte degli investitori privati che hanno risposto al 'Call for expression of interest' per il passaggio ai privati delle attività di gestione dello scalo. Vi sono conferme di alcuni gruppi di cui si era saputo negli scorsi mesi - come gli ’Amici dell’aeroporto’, o la cordata comprendente Stefano Artioli - e diversi nomi nuovi. Gli interessati sono i seguenti (tra parentesi il nome del referente): 1. Amici dell’aeroporto (capofila Sir Lindsay Owen-Jones rappresentato dall’avvocata Giovanna Masoni Brenni; partecipanti: Ceresia Holding SA e Investindustrial Services SA facente capo alla famiglia Bonomi) 2. Cordata Marending-Artioli and Partner (Rolf Marending/Stefano Artioli) 3. H24 SA (Fabio De Luca) 4. Moov Airways AG (Alvaro Nogueira de Oliveira) 5. Northern Lights AG (Damian Hefti/Andrea Burkhardt) 6. SKN Haryana City Gas Distribution Pvt. Ltd. (Daniel von Rechitar) 7. Team LUG (Raffaella Meledandri/Nicola Brivio)

«Siamo sorpresi e molto contenti» ci dice Marco Borradori, «Questo dimostra che l’aeroporto interessa nonostante la pandemia che ha messo in crisi scali ben più importanti. Anzi, negli ultimi 5 mesi abbiamo avuto un utile di esercizio. Sono sorpreso e soddisfatto della presenza di ben 7 gruppi interessati, mi dicono solidi economicamente, con alcuni gruppi ticinesi che già lavorano all’aeroporto».

Messaggio entro fine anno

“Dopo aver valutato le candidature (progettualità, solidità finanziaria, competenze tecniche e operative) la Città sceglierà gli interlocutori con cui avviare le trattative” si legge in un comunicato del Municipio di Lugano. "La nuova gestione si fonderà sulla visione dello sviluppo dello scalo e sulle linee guida operative elaborate dalla Città. In particolare la struttura, oltre a garantire le attività di aviazione commerciale, dovrà mantenere il potenziale anche per un eventuale sviluppo dell’aviazione di linea, compatibilmente con l’evoluzione delle attività aviatorie e delle tendenze del mercato". Il passaggio della gestione a privati avverrà tramite la concessione di un diritto di superficie dei terreni per sé stante e permanente e l’utilizzo degli stabili e delle infrastrutture necessarie". "Terminata la fase di valutazione delle candidature, il Municipio allestirà entro fine anno un messaggio da sottoporre al Consiglio comunale con la richiesta dell’autorizzazione ad avviare le trattative”.

Tre anni di agonia

I problemi di Lugano Airport hanno radici piuttosto antiche. Anche se i punti di debolezza dello scalo erano noti da tempo si sono manifestati in modo drammatico nel giro degli ultimi tre anni. Una successione di eventi convulsa e per certi versi incomprensibile. L’agonia dello scalo entrò nella sua fase più ’gore’ durante il 2017, quando la Darwin Airline, stremata dalla concorrenza con Swiss, viene ceduta dalla compagnia madre Etihad a un fondo di investimento lussemburghese, il '4K invest’ che inizialmente la accorpa a un’altra sua compagnia aerea, la Adria, ma rapidamente la accompagna in un fallimento dai contorni ancora poco chiari. L’effetto a brevissimo termine è la perdita del volo per Ginevra, unico collegamento di linea rimasto insieme a quello per Zurigo, operato quest’ultimo dalla Swiss attraverso la consociata Austrian Airline. Mentre si cercano invano partner per ripristinare i lLugano-Ginevra , la situazione precipita definitivamente nel corso del 2019 quanto pure il volo per Zurigo viene abbandonato da Swiss in seguito al fallimento di Adria. L’ecatombe prosegue col fallimento della bernese SkyWork,che si era interessata ad operare su Lugano, mentre una piccola compagnia zurighese, la Zimex, si tira indietro in modo sorprendente mentre erano in corso le trattative con la Lugano Airport Sa (Lasa), disposta a sostenere il ritorno del Lugano-Ginevra. E per la stessa Lasa arriva il momento di alzare bandiera bianca: scioglimento e messa in liquidazione lo scorso aprile, quanto ormai la pandemia di Covid-19 stava in ginocchio l’intero settore aeronautico mondiale.