Quattro anni e mezzo dopo la bocciatura al Tribunale amministrativo cantonale, pronta una nuova variante di Piano regolatore del progetto consortile
Buone notizie sul fronte anziani in collina. Torna in Consiglio comunale (Cc) il progetto della casa per anziani consortile a Comano. Avviata nel 2012 riunendo i Comuni di Cureglia, Porza, Savosa, Vezia e naturalmente Comano, l'iniziativa è poi naufragata nel 2016: il Tribunale amministrativo cantonale (Tram) accolse infatti le opposizioni di alcuni ricorrenti, fra i quali l'ex consigliere comunale Renzo Conti. Comune e Consorzio decisero di non procedere al Tribunale federale, ripartendo invece con la necessaria nuova variante di Piano regolatore, che alla prossima seduta verrà sottoposta al legislativo.
«Stiamo preparando il messaggio municipale al Cc del 22 marzo», ci conferma il sindaco di Comano. «A suo tempo la prima variante era caduta per questioni soprattutto di carattere formale», ricorda Alex Farinelli. Il riferimento è a un vizio di forma che riguarda la zona denominata di attrezzature pubbliche che, in base alla vecchia legge sulla pianificazione territoriale, non necessita di alcuna pianificazione di dettaglio. Quest'ultimi aspetti si potevano inserire in un secondo momento. Le norme federale sono però nel frattempo cambiate e il Comune non si è mosso di pari passo, portando alla bocciatura al Tram. Ma il progetto aveva suscitato critiche soprattutto per altre ragioni, legate alla decisione di inserire nella struttura anche il magazzino comunale e l'ecocentro. «C'erano state anche delle osservazioni su alcuni contenuti – aggiunge Farinelli –. Il Tram non si era espresso proprio nel merito, però aveva fatto capire che questi contenuti messi tutti assieme avrebbero potuto creare delle problematiche».
E quindi in collina si è deciso di voltare pagine, a cominciare dall'eliminazione proprio di ecocentro e magazzino dal progetto bis. Per il primo si dovrà trovare una seconda collocazione rispetto all'attuale in quanto corrisponde al terreno dove si è deciso di costruire, di fronte alla sede operativa della Rsi. Per il magazzino anche si dovrà cercare una soluzione alternativa, ma «non c'è un'esigenza impellente». Messe a posto anche le questioni pianificatorie: «Abbiamo preparato una variante dove abbiamo definito molto meglio quel che si vuol fare a livello di casa per anziani, quindi per esempio la posizione esatta, il parco, la qualità dell'inserimento. È stato fatto lo sforzo di tener conto delle osservazioni dei ricorrenti».
Già nel 2018 la variante è finita sui tavoli del Dipartimento del territorio. All'approvazione è seguita la pubblicazione, ulteriori osservazioni e l'attuale elaborazione e preparazione del messaggio, che è in dirittura d'arrivo. «È solo un primo passo – osserva comunque il sindaco –. Se non ci saranno ricorsi, per la fine dell'anno potenzialmente si potrebbe partire con il concorso di progettazione». Spetterà poi al Consorzio allestire il bando. In questi anni per altro – fra speculazioni, progetti alternativi ed l'effettivo ricorso perso –, non sono mancate le voci che volevano il gruppo in crisi. «Abbiamo fatto incontri ancora negli ultimi mesi e io ho posto chiaramente la domanda riguardo alla volontà di andare avanti prima di procedere con la pianificazione – chiarisce Farinelli – e abbiamo sempre ricevuto risposta affermativa riguardo all'interesse. Certo, i Comuni potranno ancora decidere cosa fare, è un discorso che resta aperto. Ma il fatto che esista ancora oggi un consorzio formato da cinque Comuni, significa che c'è questa volontà di andare avanti assieme».
E d'altra parte, aggiunge il sindaco «non si tratta di un capriccio: Il fatto che queste strutture siano necessarie è indiscusso perché c'è una pianificazione cantonale, che è in fase di aggiornamento, che le prevede in base al fabbisogno». A tal proposito, la struttura dovrà avere una capienza di circa settanta posti letto. Prematuro parlare invece dell'entità dell'investimento, in quanto «siamo ancora in fase di pianificazione». Il costo del progetto arenatosi nel 2016 era stato stimato in oltre trenta milioni di franchi, ma si tratta di una cifra in alcun modo comparabile con l'attuale nuova casa in quanto quella precedente prevedeva anche i citati servizi di ecocentro e magazzino comunale.