Luganese

Massagno, 'si accolgano alcuni profughi di Moria'

Il Gruppo Ps e Verdi interpella il Municipio e chiede di fare passi urgenti e dare una risposta concreta, coinvolgendo Lugano e il Cantone

L'interpellanza è firmata dai sei consiglieri comunali (Keystone)
13 settembre 2020
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"Una serie di incendi hanno distrutto quasi interamente il centro di accoglienza di Moria sull’isola greca di Lesbo, lasciando migliaia di uomini, donne e bambini senza un tetto. Secondo l’Agenzia Onu per i Rifugiati gli incendi hanno lasciato 11'500 profughi, tra cui 2'200 donne e 4'000 bambini, senza un adeguato riparo. Nelle ultime notti queste persone, che comprendono bambini molto piccoli, donne incinte, anziani e disabili, hanno dormito all’aperto per le strade, nei campi e sulle spiagge, in condizioni igieniche drammatiche, senza cibo e senza alcuna assitenza medica. È urgente garantire loro il trasferimento in sistemazioni sicure e dignitose". Queste considerazioni, firmate dai socialisti e dai Verdi di Massagno costituiscono la premessa dell'interpellanza che il gruppo ha presentato al Municipio chiedendo di accogliere sul territorio comunale un numero adeguato di profughi dall’ex campo di Moria o, in alternativa, di attivarsi per trovare una soluzione comune con la città di Lugano ed altri comuni limitrofi insieme al governo cantonale. Ecco le domande: "Seguendo l’esempio della città di Berna che ha accolto 20 profughi, non ritiene indispensabile e urgente intervenire e dichiararsi pronto come Comune ad accogliere un numero adeguato di profughi/e di Moria, specialmente famiglie con bambine e bambini e malati? In caso di risposta negativa può il Comune trovare una soluzione con la città di Lugano e /o altri comuni confinanti? È disposto a lavorare con il Cantone e la Confederazione se decidessero di accogliere un numero importante di profughi/e?".