La consigliera comunale Lucia Minotti (Lega): 'Richieste e perplessità dell'associazione andavano formulate prima del voto in Consiglio comunale'
È poco o quasi nullo il margine di manovra per includere nel concorso di progettazione per la ristrutturazione della piscina di Carona uno studio che valorizzi tutto il villaggio. Questo, malgrado il Municipio abbia accolto la richiesta di un incontro formulata da XCarona (cfr. 'laRegione' di ieri) promettendo gli approfondimenti del caso. Il documento inviato dall'associazione al sindaco di Lugano Marco Borradori testimonia un clima perlomeno 'frizzante' nel villaggio. È certamente un buon segnale la richiesta del sodalizio di essere coinvolta, anche se giunge 'fuori tempo massimo' secondo Lucia Minotti consigliera comunale (Lega), residente nel paese che fa parte dell'Edilizia e della commissione di quartiere e ha preso posizione in merito.
È tuttavia legittimo che un'associazione locale faccia presente al Municipio le sue osservazioni anche critiche... «Sono d'accordo. Però, l'associazione avrebbe potuto prendere posizione quando è stato presentato il progetto l'autunno anno scorso nella riunione indetta dal Municipio con tutta la popolazione, serata a cui hanno preso parte 130 cittadini. Già allora, o nei mesi successivi, si potevano sollevare perplessità e critiche all'esecutivo e c'era margine di manovra per poter discutere". In effetti la decisione del Consiglio comunale è stata adottata il 7 luglio scorso e non è stata contestata. "Il messaggio municipale pubblicato sul sito della città e presentato dai media risale a marzo e tutti lo conoscevano. Ne avevo parlato anche con i rappresentanti di XCarona», prosegue Minotti. Rispetto invece al margine di manovra per inserire nel concorso di progettazione da 300'000 franchi votato dal legislativo, uno studio complessivo invece... «Non ce n'è: dopo la votazione del Consiglio comunale c'era tempo 30 giorni per eventualmente presentare opposizione».
Per quali ragioni? «Il concorso, che peraltro comprende un nuovo parco giochi (chiesto e ottenuto dall'associazione), per la piscina prevede la ristrutturazione del centro balneare esistente che in ogni caso era da risanare. Tanto che se ne parlava già fra le opere future ai tempi dell'aggregazione con Lugano (spesa allora indicata 3,9 milioni) e quindi non prevede il Glampling né tocca il Piano regolatore (nemmeno il bosco), argomento che verrà affrontato sol quando verrà inserito il progetto del Tcs», risponde Minotti. Un'altra critica sollevata da XCarona e riguarda l'eccessiva concessione di terreno ai privati rispetto alla loro quota di parte dell'investimento di 'solo' 1,8 milioni di franchi (non 1 come scritto ieri)... «Anche questo è discutibile. In ogni caso quando arriverà il progetto del Glamping mi aspetto ricorsi. Sono contenta che finalmente ci sia un concorso in cui viene inserito pure lo spogliatoio del campo di calcio (bloccato da XCarona). Non dovesse andare avanti il discorso avviato con il Tcs, almeno portiamo avanti la ristrutturazione della piscina», sostiene la consigliera comunale.
L'associazione, nel documento evoca però una serie problematiche concrete e annose, come la carenza di posteggi e la questione viaria con la pericolosità della strada che attraversa il nucleo con il limite di velocità a 50 km/h mentre XCarona chiede una limitazione a 20 km/h. Sul tavolo del Municipio c'è lo studio realizzato da un'azienda privata. «In merito alla viabilità, di esercizi e progetti ne sono stati fatti parecchi negli ultimi 30 anni. Oramai però la soluzione è stata trovata, occorrerà transitare da dietro (da ovest) con l'ampliamento di via Nodivra. Ci sono stati tuttavia stati tanti ricorsi, nel frattempo tutti evasi: ben 17, poi ne sono rimasti tre di cui uno aveva comunque fatto passare l'idea d'inserire un camminamento accanto alla strada tramite l'incarico a un architetto paesaggista». È prevista la riduzione della velocità della strada cantonale? «Sì, il progetto (di competenza cantonale), dopo le tante ipotesi di lavoro, indica una velocità massima di 30 km/h e comprende altre zone, come lungo la cantonale da Ciona», ricorda Minotti.
Qual è l'esito dei due progetti di autosilo? «Se ne parla da prima dell'aggregazione, uno sotto la chiesa, l'altro nei pressi ma sono stati bloccati da ricorsi accolti. Ora si parla di un autosilo che dovrebbe sorgere dopo il nucleo (arrivando da Lugano, prima della piscina). Manca ancora parecchio, occorre espropriare il terreno e comunque l'intervento, come voluto dal Cantone, si potrà fare solo quando ci sarà la strada di circonvallazione. In sostanza non avrebbe senso introdurre in uno studio di fattibilità il discorso legato alla viabilità», osserva Minotti. Esiste anche un problema all'interno della commissione di quartiere? E se c'è, quanto pesa il fatto che per la metà sia formata da rappresentanti politici? «Personalmente ritengo giusto che i membri siano eletti dalla popolazione, in occasione delle votazioni comunali con tanto di lista e farò una richiesta in tal senso. Tante volte anche i con rappresentanti dei partiti può funzionare bene, come a Sonvico».