Luganese

Super antenna, monta la protesta a Carona

C'è un problema cronico di ricezione, ma la soluzione trovata non convince

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6 dicembre 2020
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Qualcuno per aggirare il problema ha provato a cambiare compagnia telefonica, c’è chi ha montato ripetitori domestici, ma a Carona il problema della telefonia mobile non è mai stato davvero risolto. Disservizi, mancanza di campo, segnale a intermittenza. Ora la soluzione è stata individuata ma, paradossalmente, la pezza rischia di essere peggiore del buco. Così la pensano diversi residenti nel pittoresco borgo luganese, che in questi giorni si stanno mobilitando contro una super-antenna che dovrebbe sorgere presso la caserma dei pompieri, vale a dire la ex stazione della funivia Melide-Carona. La domanda di costruzione presentata dalla società Swisscom mobile.

A impressionare la cittadinanza è la dimensione prevista del manufatto, dall’altezza di ben 30 metri secondo quanto appurato dagli oppositori, anche se per la verità la modina che ha accompagnato la domanda di costruzione sembrerebbe più bassa. Ad ogni modo il manufatto, si immagina un palo o un traliccio, andrebbe ad impattare in modo significativo sulla vista o per Carona, secondo gli oppositori. “Noi non siamo contro la tecnologia, è verso che c’è un problema di ricezione, qui a Carona, ma avrebbero dovuto trovare una soluzione migliore, anche a costo di impiegare più tempo” ci spiega Lucia Minotti, consigliere comunale della Lega, che sarà tra i firmatari di una interrogazione, la seconda sullo stesso argomento dopo quella già presentata un anno fa. Parallelamente è in corso una raccolta fi firme, sempre contro l’antenna. Secondo nostre informazioni avrebbero già aderito circa 200 persone, non poche per un borgo che conta appena 900 abitanti.

Incriminata dunque la posizione e il rapporto con l’abitato con l’abitato. “Si vedrebbe praticamente da tutto il paese, anch’io che vivo dalla parte della piscina, vedrei comunque l’antenna" ci siega Lucia Minotti. Una risposta ’monstre’ ad un problema reale insomma. Qualche obiezione arriva anche dalla vicinanza dell’antenna sia al caratteristico fronte-nucleo di Carona - quindi di nuovo un problema estetico - sia a strutture sensibili come le scuole.

Attualmente la qualità di ricezione è scarsa e intermittente. Per quanto riguarda la compagnia Swisscom promotrice del nuovo impianto, il segnale viene trasmesso a Carona daattraverso un ripetitore posto a Melide.

“Nel 2019 chiedemmo al Municipio il perché di questo disservizio.

La risposta del Municipio era che c’era un problema fd’ location' siccome c’erano dei problemi su dove posizionare l’antenna. Due settimane abbiamo visto la modina e... posto più disgraziato non c’è! ’Abbiamo fatto una ricostruzione’ della possibile antenna e risulta un scempio, per un borgo antico come Carona. Il problema secondo noi è che queste antenne bisognerebbe pianificarle prima, invece nessuno sapeva niente, nemmeno la commissione di quartiere e xci siamo trovati la modina. Il fondo dove è prevista l’antenna è tra l’altro proprietà del Comune di Lugano (cui fa parte Carona). Già in seguito alla prima interrogazione il Municipio di rispose che non era facile trovare terreni privati dove posizionare l’antenna, ma proprio per questo secondo noi si sarebbe dovuto prendere maggior tempo su per questa operazione. E così il Municipio viene di nuovo chiamato in causa. Nella seconda interrogazione - firmata dai consiglieri Lukas Bernasconi, Lucia Minotti ed Enea Petrini della Lega, e Luca Cattaneo del Plr - si chiede in particolare se; “Il Municipio é al corrente che Swisscom SA ha previsto una antenna alta 30 metri subito di fronte al nucleo storico ? Il Municipio ritiene che la posizione di questa antenna davanti al nucleo storico sia adeguata? Alla luce della situazione attuale il Municipio intende farsi parte attrice per la ricerca di una nuova posizione, coinvolgendo la Commissione di Quartiere, il Patriziato le Associazioni e la cittadinanza? Visto che la domanda di costruzione é stata presentata per un’antenna di telefonia mobile generale, si chiede di sapere esattamente quali frequenze sono state previste. Nel caso la frequenza prevista sia 4G un eventuale passaggio al 5G richiederebbe una nuova domanda di costruzione”.