La vicenda si conclude grazie al Decreto Agosto, deciso dal Senato. La Legge di bilancio 2020 prevede uno stanziamento di 5,5 milioni di euro
Quella dei debiti che nel corso degli anni il Comune di Campio d'Italia ha contratto con fornitori ticinesi (enti e privati) è una storia infinita che, forse, è giunta all'ultimo capitolo scritto dal Senato nell'ambito del Decreto Agosto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Sui debiti del Comune di Campione si sono chinati sia Berna sia Bellinzona, e la soluzione sembrava essere stata trovata dopo lo stanziamento - nell'ambito della Legge di Bilancio 2020 - di 5,5 milioni di euro (2,5 milioni alla gestione corrente e tre milioni alla gestione liquidatoria) "per il pagamento dei debiti contratti con enti e imprese aventi sede legale in Paesi non appartenenti all'Unione Europea da parte di comuni che hanno dichiarato il dissesto finanziario entro il 31 dicembre 2018, interamente confinanti con i medesimi Paesi''.
Insomma, sembrava fatta, anche perché fra tutti i comuni italiani in dissesto finanziario solo Campione d'Italia rispondeva (e risponde) ai requisiti contenuti nell'articolo riferito all'enclave.
Ma quando Angela Pagano, commissaria straordinaria di liquidazioni, dei debiti maturati al 31 dicembre 2017, si è accorta che nonostante disponesse dal 1° aprile scorso di tre milioni di euro per pagare i debiti di sua competenza, non poteva firmare i bonifici (il commissario prefettizio Giorgio Zanzi ha provveduto a saldare i debiti per 2,5 milioni di euro maturati dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2019).
Ora comunque lo può fare in quanto nel Decreto Agosto è stato inserito un articolo che recita come il "beneficiario di detto finanziamento è il solo comune di Campione d'Italia, unica enclave italiana in territorio svizzero che, pertanto, presenta i requisiti prescritti dalla menzionata disposizione".