Viene proposto dall'emendamento di due parlamentari italiani nell'ambito del decreto 'Milleproroghe'
Passo in avanti per sistemare i disastrati conti del Comune di Campione d'Italia che da tre anni continua a essere senza un bilancio, in quanto gravato da debiti per oltre 20 milioni di euro, fardello meno pesante rispetto a qualche mese, dopo che grazie ad uno stanziamento straordinario, è stato possibile pagare le fatture ai creditori ticinesi (istituzionali e privati).
La possibilità di mettere in sicurezza le risorse finanziarie del Comune dell'enclave riflette la decisione presa dalle Commissioni riunite Affari Istituzionali e Bilancio della Camera dei deputati che, nella discussione per la conversione in legge del decreto 'Milleproroghe', hanno ammesso l'emendamento presentato dai parlamentari Mauro Del Barba e Marco Di Maio (entrambi di Italia Viva). L'emendamento prende lo spunto dal fatto che il Comune di Campione d'Italia dal 2015 già beneficia di un contributo annuale di 10 milioni di euro, e prevede che lo stanziamento per quest'anno salga a 30 milioni di euro e a 20 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2025. Stanziamenti, quelli che per il quinquennio non a fondo perso, ma da restituire nel corso dell'anno. Cioè a scalare sul contributo annuale di 10 milioni di euro. La proposta dei due parlamentari di Italia Viva sembra essere l'unica percorribile per consentire al Comune dell'enclave di uscire dalle secche. L'attenzione in riva al Ceresio è principalmente orientata sul Tribunale civile di Como. Tutti guardano infatti ai giudici fallimentari che ancora non hanno sciolto la riserva destinata a incidere il futuro del Casinò. Se insomma dichiararlo fallito e concedere alla Casinò Campione d'Italia il tempo utile per predisporre un piano industriale e un piano di rientro dal debito per ottenere il Concordato preventivo. La decisione dei giudici fallimentari è attesa a giorni.