Luganese

Zoo di Magliaso, partenza con ruggito: staccati 200 ingressi

"Siamo ottimisti per l'estate" è la reazione della direttrice, Sabina Fehr, dopo quasi tre mesi di chiusura

TI-PRESS
7 giugno 2020
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Oltre 200 ingressi nella prima giornata di riapertura, dopo il lungo ed estenuante lockdown. È stata questa la risposta del pubblico, dopo quasi tre mesi di chiusura, sabato allo Zoo di Magliaso. Soprattutto famiglie, inclusi nonni con i nipotini che, dopo il Covid-19, hanno potuto condividere nuove esperienze insieme all'insegna della curiosità e dello svago. «Con le nuove disposizioni di Berna adesso il contingente degli ingressi non deve più sottostare alla regola di una persona ogni dieci metri quadrati, bensì una persona ogni quattro metri quadri. Nel caso nostro, dunque, potremmo ospitare fino a 2500 persone, un'enormità mai raggiunta» - spiega Sabina Fehr, direttrice dello Zoo al Maglio, la quale si dice ottimista per l'estate: «Contiamo di avere una buona affluenza di pubblico, anche perché, rispetto agli anni scorsi, quest'anno non tutti partiranno in vacanza all'estero, a causa del Covid-19 e pertanto potranno sfruttare visite al nostro zoo». La responsabile dell'unico zoo ticinese conta anche molto sui visitatori della Svizzera interna. 

Primo giorno di bel tempo, poi la pioggia. Acqua nella gabbia dei leopardi 

Intanto, mentre sabato splendeva il sole nel primo giorno di riapertura, ieri è arrivata tanta acqua. Tanto che si sono persino allagate alcune gabbie, tra cui quelle dei leopardi, ma senza nessuna preoccupazione - fa sapere la direttrice - dal momento che i maestosi animali possiedono strutture rialzate dove possono sostare. Poche ieri le visite, solo alcuni appassionati abbonati allo Zoo al Maglio, ma tanto lavoro per i dipendenti a causa delle forti piogge e la messa in sicurezza di alcune zone colpite dall'acqua. E a proposito di sicurezza, Sabina Fehr dichiara che dal profilo delle distanze di sicurezza e delle norme di igiene, «tutto ha funzionato al meglio».