Nella proposta della Gestione c'è la disponibilità ad assumere i costi per sostenere le attività minime allo scalo.
“Essendo Lugano Airport Sa (Lasa) in situazione da deposito dei bilanci in tribunale (art. 725 cpv. 2 CO) dall’autunno 2018, l’unica possibilità per poter operare una liquidazione ordinata è quella di poter ottenere la necessaria liquidità per far fronte ai propri impegni. È fatto notorio che il credito non soggetto a Referendum di oltre 700’000 franchi deliberato dal Consiglio comunale nel mese di novembre 2019 è stato utilizzato per le necessità di liquidità di questi primi mesi del 2020, così come il residuo della linea di credito erogata dalla Città di quattro milioni di franchi”. Questo è un passaggio della proposta formulata dalla commissione della Gestione al Municipio di Lugano nell'incontro di lunedì 4 maggio. Un incontro dal quale è scaturito un accordo cui seguirà un messaggio urgente dell'esecutivo, forse già il prossimo giovedì.
Appare manifesto che la Città debba stanziare ulteriori fondi per poter procedere con l’esborso necessario all’acquisto da Lasa degli attivi residui, probabilmente attraverso un credito urgente da sottoporre al Consiglio comunale il 2 giugno. La Gestione ha ritenuto necessario, almeno in questa fase, dare prova di trasparenza e compattezza politica, nel voler salvare l’aeroporto da un grounding immediato, per poter prendere ulteriori decisioni sulle future opzioni per lo scalo e soprattutto per un immediato trattamento adeguato e di ricollocamento e dei dipendenti di Lasa non trasferiti alla Città per garantire le attività aeroportuali minime. Attività aeroportuali minime che verrebbero garantite dalla Città, con l'assunzione di costi e spese per tale esercizio, per cui nel messaggio dovrebbe esserci l'aggiornamento del preventivo 2020 e l’impatto del credito in conto corrente postergato cittadino, che non verrà più rimborsato.