Sottratta 27 anni fa dall'arco di trionfo di Zagarolo (Roma), l'opera d'arte ha viaggiato su tratte sconosciute fino ad essere scoperta a campione d'Italia
Ci sono voluti 27 anni, ma alla fine il busto dell'imperatore Marco Aurelio è stato recuperato a Campione d'Italia. Stiamo scrivendo del busto marmoreo, datato del II secolo d.C., che era collocato sull'arco di trionfo di Zagarolo, a Roma, annesso al Palazzo Rospigliosi (sede del museo del giocattolo).
Il recupero dell'opera è stato possibile grazie al lavoro della Sezione archeologia del Reparto operativo del comando dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale. L'operazione è stata coordinata dalla Procura di Roma.
Ma torniamo ai fatti di quasi 30 anni fa: il busto era stato rubato nel 1992 da ladri, tuttora sconosciuti, che approfittando del restauro della facciata, salirono sull'impalcatura e portarono via l'imperatore. Testa che fu venduta a un ricettatore romano che l'aveva portata all'estero terminando il suo viaggio – di difficile ricostruzione – a Campione. Da quanto risulta, il proprietario a cui è stata sequestrata pare non fosse consapevole dell'origine dell'opera, tantomeno è dato sapere quindi se sia coinvolto nel giro del trafico di opere d'arte.
L'edificio, già di proprietà delle famiglie Colonna, Ludovisi e Rospigliosi, è ora proprietà del Comune di Zagarolo. Il palazzo, che ospitò Caravaggio e il poeta Vittorio Alfieri, era stato impreziosito, nel 1500, con marmi romani ed elementi architettonici provenienti dal teatro di Marcello e dalla vicina Gabii.