Città del Natale, buoni affari per il punto di ritrovo in piazza della Riforma. L'edizione in corso "rappresenta un salto di qualità", secondo Badaracco
Lo Chalet del Gusto piace. E tanto. Il punto di ritrovo in piazza della Riforma a Lugano – dove hanno trovato spazio quest’anno i gestori di bar e ristoranti durante la manifestazione ‘Città del Natale’ – sembrerebbe essere quello che più di tutti sta raccogliendo consensi.
A confermarcelo è il capodicastero Eventi Roberto Badaracco, al quale abbiamo chiesto come si spiega questo successo, dato che le proposte gastronomiche durante il villaggio natalizio erano presenti anche gli anni scorsi. «In generale c’è stato un grande movimento. Il fatto di aver dato un contesto diverso, meglio organizzato e con più elementi, ha portato più persone in piazza e nelle vie del centro, soprattutto a determinati orari».
Numerose le novità dell’edizione in corso, che di fatto rappresenta «un salto di qualità che ci porterà a voler diventare una città del Natale». Un cambiamento di paradigma – «grazie anche alla collaborazione coi privati, come l’associazione Vivi Lugano» – concretizzatosi in più decorazioni e abbellimenti (pensiamo alle proiezioni sugli edifici storici) e in un’offerta di intrattenimenti soprattutto formato famiglia potenziata. «Questo ha portato a una componente emotiva maggiorata».
Le polemiche del mercatino natalizio: un bilancio
E mentre diverse animazioni – dalla pista di ghiaccio alla novità dello scivolo – resteranno fino al 6 gennaio, chalet gastronomici compresi, è invece già tempo per un bilancio del mercatino. Il sipario è calato il 24 dicembre infatti e «i feedback che abbiamo avuto sono globalmente positivi».
Il municipale imputa le polemiche dei giorni scorsi alla settimana di brutto tempo a metà mese, «ma le condizioni meteorologiche non dipendono da noi». «Ti posso confermare che sono in pochi a essersi lamentati – sottolinea comunque Badaracco –, la maggior parte dei commercianti è rimasta soddisfatta».
È ancora presto per parlare di cifre, «ma già ora si può dire che abbiamo avuto migliaia di visite al giorno». In aumento i turisti svizzerotedeschi e romandi e massiccia la presenza di bus – soprattutto dal Nord Italia: ne sono arrivati fra i 50 e i 70 a weekend, con un picco (tra 80 e 90) durante l’ultimo fine settimana. «Abbiamo creato delle buone basi per gli anni prossimi e ci aspettiamo un’ulteriore crescita», si augura Badaracco.