È previsto in una bozza che il Consiglio di Stato ha spedito al commissario prefettizio Giorgio Zanzi
L’ufficio postale svizzero di Campione d’Italia, ospitato negli uffici del comune, dal 1° gennaio, con l’inclusione dell'enclave nello spazio doganale europeo, cesserà di funzionare. È previsto in una bozza che il Consiglio di Stato ha spedito al commissario prefettizio Giorgio Zanzi. Nel documento sono elencati i problemi che si apriranno a Campione con l’entrata in vigore della Direttiva Ue che non è stato possibile congelare per almeno due anni.
Per le auto dei campionesi targate Ticino è previsto un periodo di transizione di sei mesi. Le nuove immatricolazioni dovranno essere fatte a Como. Nella bozza del CdS non è prevista una dogana fissa tra Campione e Bissone, ma controlli mobili da parte di funzionari di dogana svizzeri e italiani che lavoreranno negli stessi uffici, nei locali dell’ex azienda del turismo. Stop anche al servizio telefonico e internet che tuttavia potrebbe continuare se una compagnia telefonica italiana sottoscriverà una convenzione con Swisscom. Identico discorso per l’assicurazione sanitaria che potrà continuare in presenza di un accordo con la Lamal. C’è poi il problema della raccolta e smaltimento dei rifiuti che preoccupa i privati ticinesi che, con senso di responsabilità, svolgono il servizio anche se pagati a singhiozzo. Sgomberare queste preoccupazioni tocca all’Italia. Sin qui alcuni degli aspetti legati allo spazio doganale, affrontati a livello nazionale.
Dopo il primo incontro a Berna, un altro è previsto oggi al Ministero delle finanze a Roma, dove si incontreranno il vice ministro Antonio Misiani e il segretario di Stato Daniela Stoffel per le questioni finanziarie internazionali al Dipartimento federale delle Finanze, per parlare di Campione d'Italia e dei suoi debiti nei confronti di enti e privati ticinesi.