Il socialista luganese chiede al Municipio cittadino di prendere posizione sul rapporto pubblicato dal domenicale riguardante la naturalizzazione dell'imam
Come intende procedere il Municipio di Lugano, "vista l'avvenuta violazione del segreto d'ufficio"? È quanto si chiede il presidente della sezione socialista cittadina Raoul Ghisletta (primo firmatario) in un'interpellanza, riferendosi all'estratto del rapporto della Commissione delle petizioni relativo alla naturalizzazione dell'imam di Viganello Radouan Jelassi, pubblicato domenica scorsa dal 'Mattino' e firmato dal municipale leghista Lorenzo Quadri.
Nell'articolo in questione pubblicato dal domenicale, Quadri, direttore del giornale, ha rinfacciato allo stesso Ghisletta di aver stilato un rapporto favorevole alla concessione dell'attinenza comunale a Jelassi. Attinenza poi effettivamente concesssa dal legislativo di Lugano nel 2016, ma preavvisata negativamente da Berna per sospetti legami con il terrorismo islamico. Ghisletta da parte sua aveva affermato a 'laRegione' che né in Commissione delle petizioni («dove ci sono quattro leghisti su 13 commmissari») né in Municipio («dove Quadri è presente») e nemmeno in Consiglio comunale nessuno ebbe da eccepire.
Nell'interpellanza pubblicata oggi si ricorda inoltre che "i relatori e i membri della Commissione delle petizioni esaminano 200-300 messaggi municipali all’anno, che sono favorevoli alla naturalizzazione di petenti, come nel caso del signor Jelassi: il Municipio fornisce alla Commissione delle petizioni tutta la documentazione richiesta dalla legge per la naturalizzazione (documenti, attestazioni, attestati di pagamento delle imposte, assenza di precedenti penali, risultati dell’esame, ecc); il relatore elabora una scheda riassuntiva sulla documentazione ricevuta relativa ad un petente e la Commissione delle petizioni incontra poi il petente per una quindicina di minuti per stabilire se egli parla la lingua italiana e se è ben integrato. Si tratta di un lavoro lungo e faticoso, di tipo prevalentemente amministrativo, dove i margini d’apprezzamento sono minimi".
Ghisletta, assime a Danilo Baratti (Verdi), Antonio Bassi (Ps), Simona Buri (Ps), Tessa Prati (Ps), Nina Pusterla (Ps) e Carlo Zoppi (Ps) chiedono quindi al Municipio di Lugano di rispondere alle seguenti domande: