Luganese

Imam Jelassi, la fuga e la polemica

Lugano, alla fine di una tranquilla seduta di consiglio comunale, i toni fra Borradori e Ghisletta si alzano sulla pubblicazione di estratti del rapporto

Al centro della discussione ©Ti-Press
26 novembre 2019
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Scoppia la polemica al termine della seduta di Consiglio comunale di Lugano di questa sera.

Pomo della discordia, le interpellanze relative alla pubblicazione da parte del municipale leghista Lorenzo Quadri di estratti del rapporto della Commissione delle petizioni sulla naturalizzazione dell’imam di Viganello. Una pubblicazione «al solo scopo di attaccare il relatore della Commissione delle petizioni: un attacco politico infame e vile, che continua da varie domeniche e non si ferma», ha detto l’interpellante Raoul Ghisletta (Ps).

Perché lo ha fatto Quadri? Secondo Ghisletta per «nascondere la responsabilità politica che la Lega oggettivamente ha nelle procedure di naturalizzazione, che si concludano bene (come nella maggior parte dei casi) o male (come in questo caso). La responsabilità politica del Dicastero che si occupa delle naturalizzazioni è infatti del sindaco leghista e capo del Dicastero che prepara tutti gli incarti e i messaggi, che poi vengono attentamente analizzati dalla Commissione delle petizioni».

Il sindaco di Lugano Marco Borradori ha stigmatizzato i toni eccessivi di Ghisletta, affermando che ogni municipale è responsabile singolarmente per quello che fa. Borradori ha confermato che si tratta di documenti riservati ma il Municipio attende l’esito dell’istanza presentata dal presidente del Ps alla Sezione enti locali prima di adottare eventualmente provvedimenti. E non intende discutere pubblicamente l’eventuale rimessa in discussione dell’affidamento del Dicastero integrazione e informazione sociale a Quadri, visto che è una competenza interna dell’esecutivo.

Dal canto suo, Ghisletta si è dichiarato insoddisfatto della risposta, siccome l’esecutivo è al corrente del reato ma aspetta di farselo dire dagli Enti locali.