L'esecutivo luganese ha respinto la proposta di Plr, Ppd, Ps e Verdi. Marco Borradori: uno 'schiaffo istituzionale'
Il Municipio di Lugano ha respinto la proposta di Plr, Ppd, Ps e Verdi e tira dritto. L'intesa trovata ieri prevedeva un credito ponte per mantenere in vita Lugano Airport Sa (Lasa) fino a giugno 2020, per consentire l’entrata e il passaggio in mani private dello scalo. I partiti proponevano anche un credito che copra il piano sociale per i 77 dipendenti di Lasa. Per il sindaco di Lugano Marco Borradori la proposta suona come uno «schiaffo istituzionale».
Il Municipio ha dunque deciso di ridurre a un solo anno la liquidità da iniettare in Lasa e preparerà in tal senso un documento aggiuntivo al messaggio che passerà in Consiglio comunale il 25 novembre.
Dal canto suo, il direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali non fa marcia indietro sul sostegno che il Cantone vuole dare a Lugano Airport: «Ps e Verdi sono contrari e vanno per la loro strada. Ci mancherebbe altro. Non prendo invece troppo sul serio le esternazioni dei capigruppo Ppd e Plr, anche perché non si capisce se i due gruppi siano stati interpellati su questa presa di posizione. I conti si faranno la sera in cui il messaggio sarà discusso in consiglio comunale. Per ora a me sembra che la posizione del municipio sia chiara e per me è a posto così».