Lugano

Calci, sberle e pugni al fast-food: condannati due tedeschi

Dodici mesi, sospesi con la condizionale, per gli autori di un'aggressione ai danni di alcuni giovani avvenuta in centro di Lugano

21 ottobre 2019
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Futili motivi, come spesso, purtroppo, capita per questo genere di eventi violenti, finiti ancora una volta in aula penale. Alla sbarra questa mattina, in procedimenti distinti, discussi con rito abbreviato, due tedeschi, di 43 e 41 anni, accusati di aggressione e danneggiamento.

Era il settembre dello scorso anno e i due germanici si trovavano a Lugano in un fast-food di via Albertolli, a pochi passi dal lungolago. Dalla cena passano poi a una vera e propria aggressione, avvenuta da poco passata la mezzanotte. Vittime alcuni giovani, provenienti dal Milanese, venuti nella cittadina sul Ceresio per festeggiare un compleanno.

Secondo l’atto d’accusa – stilato dalla procuratrice pubblica Pamela Pedretti e confermato al processo dal giudice Marco Villa, che ha ricostruito quella notte del 30 settembre – i due tedeschi hanno prima accerchiato, unitamente a terze persone rimaste ignote, il gruppetto e poi, passando da alcune provocazioni verbali alle mani, hanno sferrato pugni, sberle e calci, e scaraventato contro gli sventurati alcune sedie.

Un’aggressione ingiustificata che ha avuto quali conseguenze il ferimento, in particolare, di due giovani, che hanno riportato una policontusione e delle escoriazioni facciali, secondo quanto sottoscritto nel referto stilato dall’Ospedale regionale di Lugano.

I due quarantenni sono stati condannati a una pena detentiva di 12 mesi, dedotto il carcere preventivo sofferto (ovvero 13 giorni), sospesa con la condizionale per un periodo di prova di 2 anni.

L’atto d’accusa riportava inoltre il reato di danneggiamento, anch’esso confermato. Nel corso dell’aggressione i due imputati hanno distrutto un tavolo, delle sedie e il telaio della veranda dell’esercizio pubblico dove ha preso corpo l’inqualificabile violenza.