Locarnese

Giovani alla sbarra: calci, pugni e alcol (ma è solo l'inizio)

Ripercorsi i dettagli delle aggressioni a Locarno e alla stazione di Muralto. Il processo, con il resto del cospicuo atto d'accusa, riprende alle 14

(Ti-Press)
6 maggio 2019
|

Sono riassunte in ventiquattro pagine le gesta di tre giovani del Locarnese a processo da questa mattina alle Crininali di Locarno in Lugano, davanti alla Corte presieduta dal giudice Francesca Verda Chiocchetti (giudici a latere Aurelio Facchi e Brenno Martignoni Polti). Gli avvocati Marzio Gianora, Marina Gottardi e Manuela Fertile difendono un 19enne, un 20enne e un 22enne, tutti in esecuzione anticipata della pena dal dicembre del 2018 (il primo in una struttura psichiatrica del Canton Vaud).
 
Della lunga lista di reati per i quali è sul banco degli imputati, il terzetto è stato confrontato sino ad ora ai soli casi di ripetuta aggressione verificatisi alla (e nei pressi della) Stazione di Muralto nel settembre 2018 – il pestaggio di un uomo colpito con calci e pugni, dopo essere stato immobilizzato da uno dei tre aggressori salito a cavalcioni sopra di lui – e nell’ottobre dello stesso anno – due svizzerotedeschi colpiti con schiaffi, pugni e calci ai fianchi e al volto.

Pochi mesi prima, a luglio, i tre si erano resi protagonisti di fatti analoghi in via dei Cappuccini a Locarno, quando – minacciato da una bottiglia rotta – un diciottenne era stato colpito da un pugno, epilogo imprevisto di un tentativo (così lo descrivono gli imputati) di mettergli paura e nulla più. La "colpa" del 18enne, l'aver preteso la restituzione di un presunto debito contratto dalla ragazza minorenne di uno dei tre (anch'ella in carcere). 

I tre hanno confermato – particolare più, particolare meno – quanto accaduto nelle circostanze, addebitando eventuali imprecisioni alle abbondanti quantità d'alcol assunte al momento dei fatti. Il processo riprenderà alle 14, per concentrarsi su furti e i tentati furti dei tre ragazzi, aventi come obiettivo ogni tipo di esercizio commerciale, le abitazioni private e le offerte dei fedeli nelle chiese. Il resto delle accuse dalle quali i tre si devono difendere non è meno pesante: danneggiamento, guida senza autorizzazione, atti sessuali con fanciulli, infrazione e contravvenzione alla Lf sugli stupefacenti (si va dalla cocaina allo Xanax, dall’hashish al Valium).