Luganese

Swiss e il dopo Adria Airways: 'Lugano no, Lubiana sì'

La compagnia svizzera assicura la tratta da Zurigo verso la capitale slovena, dopo che il tribunale distrettuale di Kranj ha avviato la procedura fallimentare

Sono previsti cinque voli a settimana (Keystone)
2 ottobre 2019
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Dopo lo schiaffo a Lugano, Swiss ha annunciato oggi di aver assicurato il collegamento aereo tra Zurigo e Lubiana a partire dal prossimo 16 ottobre. La tratta in precedenza era di competenza di Adria Airways, che lo scorso lunedì ha depositato i bilanci. La linea che collega Zurigo e la capitale slovena prevede inizialmente cinque voli a settimana, indica la compagnia aerea elvetica in un comunicato odierno, precisando che i collegamenti saranno garantiti da Helvetic Airways.

A partire dal 27 ottobre, con l'introduzione dell'orario invernale 2019/2020, Swiss ed Helvetic si alterneranno offrendo un collegamento al giorno, aggiunge la compagnia di bandiera.

Swiss e la fallita Adria Airways, in base all'accordo di codeshare, servivano la tratta Zurigo-Lubiana, così come l'ormai defunto collegamento tra Agno e la città sulla Limmat.

Cronaca di un fallimento annunciato

Adria Airways oggi conclude formalmente le sue operazioni. Questa mattina infatti il tribunale distrettuale di Kranj (Carnio) ha avviato la procedura fallimentare nei confronti della compagnia aerea slovena, dopo che lunedì il gruppo dirigente aveva presentato istanza di fallimento.

Come reso noto dallo stesso tribunale di Kranj sul portale del registro delle imprese (Ajpes, Agenzia per le evidenze pubbliche e servizi), i creditori avranno tre mesi di tempo per presentare reclami e richieste di risarcimento.

La compagnia aerea, venduta dallo Stato nel 2016 al fondo tedesco 4K Invest, era da molto tempo in difficoltà finanziarie. La revisione dei libri contabili la settimana scorsa ha fatto emergere un debito di 90 milioni di euro e la necessità di un prestito di 30 milioni per proseguire le operazioni. Rimasta priva della sua flotta e piena di debiti nei confronti dei fornitori, negli ultimi mesi la società ha avuto difficoltà anche nei pagamenti degli stipendi ai suoi 558 dipendenti.

Nell'esecutivo c'è preoccupazione per i collegamenti del paese con il resto del mondo, sia per le possibili ripercussioni sui flussi turistici, sia in vista della presidenza di turno dell'Unione europea nel 2021.