Da Lugano a Savosa passando per Melide la necessità di investire sempre più in infrastrutture capaci di compensare le bizze del maltempo.
Il tempo – e i suoi umori – è qualcosa che non si può controllare ma che influisce sul successo delle stagioni estive dei lidi luganesi. Maggio, infatti, è stato un mese che non ha porto la guancia al bel tempo, ha piovuto molto e le temperature sono state quasi sempre sotto la media, tanto da rendere la voglia di tuffarsi in acqua e prendere il sole minima. Ma andiamo a vedere, attraverso questa nostra breve inchiesta, gli effetti sulle entrate nei centri balneari di Lugano e dintorni.
«Il mese peggiore degli ultimi dodici anni» è il commento su maggio del Centro Sportivo Valgersa di Savosa: «L’incasso è stato proprio magro magro» ci dicono. Opinione simile la troviamo al Lido di Lugano dove ci fanno notare che maggio «è stato un mese terribile con molta poca clientela ma comunque in linea con quella degli anni scorsi».
Più ottimisti per la prima parte della stagione al Lido di Melide. Infatti, a differenza delle altre infrastrutture balneari, qui si è aperto al pubblico il primo di giugno, anticipando le cattive previsioni meteo e preferendo aspettare la fine dell’anno scolastico, così da attirare i giovani e le loro famiglie: «Ogni anno si rivela meglio del precedente per il nostro lido – affermano a Melide –. Ci si aspetta che il 2019 sia il più propizio fino ad ora». Gianluca Balò, degli uffici comunali, mostra entusiasmo e speranza mentre ci descrive tutti i cambiamenti positivi che Melide ha adottato nei confronti del lido negli ultimi anni, come attività nei social media, un aumento di attrazioni, una riduzione dei prezzi di entrata e sdraio e una recente ristrutturazione.
E se maggio sarà ricordato come un mese disastroso, giugno e luglio si stanno diversamente rivelando benevoli per il successo dei lidi della regione. Valgersa, infatti, riferendosi al mese di giugno parla «del migliore degli ultimi dodici anni. Abbiamo incassato – ci svelano le statistiche – 51’844 franchi, tre o quattromila in più dell’anno scorso, con una media di 500 clienti al giorno».
A sua volta, anche luglio, si sta rivelando altrettanto producente, in quanto le calde temperature stanno incoraggiando i clienti a frequentare piscine e spiagge lacustri. Il Lido di Lugano ci testimonia che «nonostante sia una conclusione prematura, si prevede che luglio e agosto siano molto positivi in termini di incassi e frequenza». A incentivare i clienti, soprattutto per il mese di giugno, sono state iniziative riguardanti i pacchetti-famiglia capaci di spronare la gente a partecipare ai “Family Day”. Rispetto ai bilanci migliori, il Lido di Lugano ci ricorda che il 2018 ha avuto un risultato alquanto positivo e che ci si aspetta che il 2019 abbia altrettanto successo, se non di più.
Fra i gestori dei lidi molti affermano come ogni nuova stagione estiva si riveli più positiva della precedente a causa dei miglioramenti costanti che le infrastrutture adottano per offrire maggiori attrattive alla clientela. Raccogliendo i commenti dei bagnanti, fra un bagno di sole e una nuotata, il riscontro è senz’altro positivo: «Abbiamo lidi belli, grandi, mi piace il fatto che ci siano piscine oltre al lago» ci risponde Lucia. «Sono puliti, con divertenti trampolini e i bagnini sono simpatici compiendo un buon lavoro nel farti sentire al sicuro!» afferma Leonardo, prima di addentare una fetta d’anguria.
Nonostante il mutamento climatico porti ogni anno che passa a estati sempre più torride, il surriscaldamento della Terra comporta anche nuvole e grandine: «Luglio 2014 – ci ricorda un gerente – ha piovuto 26 giorni su 31!». Fortunatamente ci sono poi mesi, il riferimento è soprattutto ad agosto, che riportano il sole e gli incassi... alle stelle.