Le manifestazioni organizzate dai Comuni sono annullate almeno fino a maggio. E anche le piscine non riapriranno alla metà del prossimo mese
Sarà un'estate diversa quella che vivremo tra poche settimane. Un'estate all'insegna del rispetto delle distanze sociali e della probabile assenza di eventi nelle piazze. Almeno nella sua prima parte. Anche i dicasteri Sport e tempo libero di Chiasso e Mendrisio hanno dovuto fare i conti con l'emergenza coronavirus per elaborare i rispettivi calendari estivi. Entrambi avrebbero avuto quale punto centrale lo schermo gigante per l'Europeo di calcio (rinviato all'anno prossimo) in piazza Indipendenza e a piazzale alla Valle. «Al momento abbiamo o annullato o sospeso gli eventi estivi – spiega Davide Lurati, capodicastero Sport e tempo libero di Chiasso –. Gli annullamenti riguardano quanto previsto tra aprile e maggio, tra cui la partita che la Nazionale italiana attori e cantanti avrebbe dovuto giocare a Chiasso il 26 aprile». Una decisione sulle altre manifestazioni verrà presa in maggio. «In programma ci sarebbero una decina di serate di 'cinequartiere', di cui tre in Vetta al Monte Generoso – aggiunge Lurati –. Se riusciremo a reintrodurre qualche evento, lo stesso si svolgerà nel rispetto delle norme di igiene e di distanza sociale. Tutto dipenderà dall'evolversi della situazione, ma allo stato attuale sarà quasi sicuramente un'estate senza eventi». Uno spiraglio potrebbe aprirsi nel mese di settembre, quando tra gli altri sono in programma Sportissima, il rally del Ticino e la rievocazione storica Chiasso-Pedrinate. «La prudenza deve essere assoluta per evitare una seconda ondata di contagi – commenta ancora Lurati –. Solo quando la situazione sarà sotto controllo potremo riorganizzare qualcosa».
La parola 'prudenza' è prioritaria anche per Paolo Danielli, responsabile del dicastero Sport e tempo libero di Mendrisio. In Città la preparazione della seconda edizione di 'Estate insieme', il calendario di eventi nato a seguito del mancato rinnovo del contratto con Estival Jazz, sta continuando. «Stiamo concependo il calendario senza prevedere assembramenti e diluendo le manifestazioni nel tempo – precisa Danielli –. Mendrisio sta naturalmente seguendo le disposizioni federali e cantonali in merito alle misure per contenere il coronavirus. Abbiamo però voluto procedere per essere pronti in caso di allentamenti di queste misure per poter gestire le piccole manifestazioni e, nel caso in cui la situazione dovesse migliorare entro l'estate, proporre buona parte del programma che quest'anno toccherà anche i Quartieri della Città». Tutto, insomma, dipenderà dall'evoluzione della situazione. Eventuali decisioni definitive arriveranno alla fine di maggio. «Non abbiamo più concesso autorizzazioni, per cui in aprile e maggio a Mendrisio non ci saranno eventi. Alcune società, come la Festa della musica prevista a fine giugno, hanno scelto spontaneamente di annullare la loro manifestazione – spiega ancora Paolo Danielli –. C'è però molta attesa per gli eventi estivi come, e ne cito solo alcuni, il Festival di narrazione di Arzo o la Sagra del bue di Rancate. Le società ci hanno scritto per capire cosa devono fare. Il Municipio non concederà autorizzazioni fintanto che non ci sarà la certezza della massima sicurezza». L'esecutivo, puntualizza Danielli, è pronto anche allo scenario peggiore, ovvero «a un'estate monca. Ma se la situazione non cambierà, il Comune non intende prendere alcun rischio».
Chiusa anzitempo, causa emergenza sanitaria, la stagione invernale sotto il pallone pressostatico, la stagione estiva della piscina di Chiasso avrebbe dovuto iniziare a metà maggio. «A oggi – sottolinea Davide Lurati – vedo difficile riaprire, anche perché pensando alle nostre piscine, è abbastanza complicato mantenere le distanze sociali». Così come per gli eventi, si confida per la seconda parte della stagione. «Il mio pensiero personale – aggiunge Lurati – è che difficilmente la struttura sarà aperta in giugno e luglio. In base a come evolverà la situazione, magari potremo farlo in agosto». Una chiusura forzata che porterà giocoforza a un disavanzo dei conti del dicastero. «I conti non coincideranno con le previsioni del preventivo, ma non solo nel mio dicastero – ammette e conclude Davide Lurati –. Nei prossimi anni bisognerà rifare le previsioni. Nei primi quattro anni di legislatura il Municipio di Chiasso si è impegnato nel contenimento dei costi per cercare di riequilibrare i bilanci del comune». Il risultato di questo esercizio si vedrà nei conti consuntivi 2019, che saranno presentati a breve, ma che complice il coronavirus «saranno l'ultimo anno di un'era».
Anche la piscina di Mendrisio, come spiega Paolo Danielli, non aprirà come previsto alla metà di maggio. «In caso di allentamento delle restrizioni, potremmo pensare a una stagione ridotta». L'apertura avverrà con almeno un mese di ritardo rispetto alla tabella di marcia. «Da quando la decisione verrà presa – conclude il capodicastero – abbiamo bisogno di almeno 2-3 settimane di tempo per effettuare lavori di ripristino e pulizia. Interventi che organizzeremo solo quando avremo la sicurezza di poter aprire».