Luganese

A Lugano salta l’indennità di economia domestica

Busta paga più leggera da luglio per gli impiegati comunali con uno stipendio fino a 90mila franchi annui. Monte stipendi abbassato di mezzo milione

La soppressione dell’indennità di circa 150 fr mensili riguarda 338 dipendenti con figli a carico (Ti-Press)
10 luglio 2019
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Busta paga più leggera da questo mese di luglio per gli impiegati comunali di Lugano, quelli che già non percepiscono cifre stratosferiche. Salta infatti l’indennità di economia domestica per i dipendenti con figli a carico fino a 15 anni, che hanno uno stipendio fino a 90mila fr annui (grado d’occupazione al 100%). La soppressione dell’indennità economia domestica di circa 150 fr mensili riguarda 338 dipendenti con figli a carico, con un abbassamento del monte stipendi annuo di 566mila franchi. Vpod Ticino prende atto con rammarico della decisione municipale ricordando che “il Sindacato, unitamente all’assemblea del personale, aveva chiesto come compromesso di rendere l’indennità di economia domestica maggiormente mirata per i bassi redditi: purtroppo la maggioranza di centro-destra del Consiglio comunale di Lugano il 12 novembre 2018 ha respinto un emendamento del Partito socialista volto a mantenere l'indennità di economia domestica fino a 70’000 fr di stipendio a tempo pieno" scrive il segretario Raoul Ghisletta. Compromesso che avrebbe ‘salvato’ 186 dipendenti per un importo annuo di 307’000 franchi. In seguito nel mese di dicembre 2018 il Sindacato e la commissione del personale della Città avevano invano chiesto al Municipio di Lugano di aspettare la revisione delle classificazioni salariali prima di sopprimere l’indennità di economia domestica: infatti l’entrata in vigore delle nuove classificazioni salariali, che migliora la maggior parte delle remunerazioni delle funzioni, è prevista dal Municipio solamente a fine 2020”.


«Lo scopo di questa misura non era certo quella di risparmiare mezzo milione di franchi, visto che con la riforma del Rod andremo a investire 2 milioni di franchi in più rispetto ad oggi....» replica il sindaco Marco Borradori, che abbiamo interpellato. Aggiunge che quella venuta a cadere è una soluzione desueta, almeno tra gli enti pubblici. «Il sacrificio in questione viene inoltre compensato con un aumento dei giorni di congedo paternità e delle settimane di congedo maternità» aggiunge il sindaco, ricordando che «il mancato allineamento della misura col nuovo Rod è stato deciso dal Consiglio comunale»