La vicenda riguarda il taglio dell'indennità di economia domestica, e il sindacato, dopo che è stata decisa la non entrata in materia, tiene alta la guardia
Il sindacato Vpod tiene alta la guardia sul Municipio di Lugano in merito alla compensazione del taglio dell'indennità di economia domestica. Taglio deciso a maggioranza dal Consiglio comunale lo scorso novembre, e che, ricorda con un comunicato la stessa Vpod, ammonta a "ca. 150 fr mensili, penalizza le categorie meno remunerate della Città di Lugano, circa 340 dipendenti, determinando un taglio annuo sul monte salariale di 550'000 fr annui".
Il provvedimento ha toccato i "dipendenti con figli a carico fino a 15 anni e con uno stipendio fino a 90'000 fr annui (grado d'occupazione al 100%) a partire dal 1° luglio 2019". La Vpod informa come "lo scorso 22 luglio il Municipio di Lugano ha preso posizione sulla nostra proposta di introdurre un’indennità ponte fino alla fine del 2020 per compensare la perdita salariale dovuta alla soppressione dell’indennità di economia domestica. Il Municipio ha risolto di non entrare in materia per il momento, ma si è dichiarato disponibile a riprendere il tema di una gratifica una tantum nelle discussioni con i sindacati e con la commissione del personale previste a fine anno. Il Sindacato Vpod continuerà pertanto a fare pressione affinché il Municipio ponga rimedio all’ingiusta penalizzazione salariali dei dipendenti meno remunerati con figli a carico".