Presentato il credito di quasi 20 milioni per infrastrutture contenute nel Programma di agglomerato del Luganese di terza generazione (Pal3)
Si è detto 'frustrato' il consigliere di Stato Claudio Zali nel partecipare alla conferenza stampa indetta per presentare la progettazione e la realizzazione delle misure previste dal programma di agglomerato del Luganese di terza generazione (Pal3). «Il Governo – ha spiegato il suo sentimento il capo del Dipartimento del territorio – crede nella necessità di queste opere, opere interessanti per la vivibilità soprattutto della periferia. Da parte mia vi è però frustrazione perché molta è la carne al fuoco ma poi in Ticino di grossi cantieri ne partono pochi... Siamo spesso fermi al palo, bloccati alle procedure di realizzazione... Ieri, per esempio, ero a discutere su 62 centimetri!».
Del resto non sembrano fermi al palo i crediti di investimento. Fra gli ultimi, approvato dal Consiglio di Stato, quello di poco meno di 20 milioni di franchi per un'autorizzazione alla spesa di oltre 38 milioni. Lo hanno definito “un ulteriore passo verso la realizzazione delle opere pianificate al fine di migliorare le condizioni di mobilità del Luganese, adeguando le infrastrutture alle nuove necessità”. Oltre una trentina le opere previste a favore dei trasporti pubblici e privati e della mobilità lenta. «Non è dunque cementificazione – ha voluto sottolineare Zali – semmai un modo per risolvere gli sbagli del passato».
Soddisfatto il presidente della Commissione regionale dei trasporti del Luganese (composta da 47 Comuni, Lugano compresa) nonché sindaco di Massagno Giovanni Bruschetti, che ha spiegato 'lo strumento dinamico di costante miglioramento per la progettazione del territorio' che è il Pal, dal rapporto centro-periferia alla nuova città alla città agglomerato. «Sono opere – ha rimarcato – che portano con sé il concetto di solidarietà territoriale».
Puntuale la presentazione del capo dell'Area operativa del Sottoceneri, Diego Rodoni, che ha esposto nel dettaglio la nuova convenzione fra Canton Ticino e Commissione regionale dei trasporti che definisce la programmazione e il finanziamento delle misure previste come pure di alcune opere accompagnatorie. «Obiettivo – ha fatto sapere il funzionario – è quello di dare continuità al processo di realizzazione di opere infrastrutturali nell'agglomerato del Luganese, ovvero raggruppare in un unico messaggio le misure a favore della mobilità (pubblica, privata e lenta) per dare continuità e coerenza con quanto finora intrapreso a favore dell'intera regione luganese.
Pianificando il futuro
32 numero di opere infrastutturali
38,12 costo preventivato milioni CHF di cui:
19,57 a carico del Cantone
8,453 Comuni Crtl
5,463 Contributi PA
4,634 Comuni interessati
Mobilità lenta
110 tot km percorsi ciclabili (entro il 2027)
35 milioni (in 3 tappe)
Mobilità privata
- Viabilità Porta Ovest e Pal3: 4,12 milioni
- Riqualifica urbana via San Gottardo (Massagno): 8,055 milioni
- Sistemazione via Basilea (Lugano): 1,385 milioni
- Piano di Pronto Intervento (8a fase): 10 milioni
Trasporto pubblico
- Risanamento di singole fermate (disabilità): 3 milioni