Presentata stamattina la nuova convenzione da 38 milioni fra Comuni del Luganese e Cantone, a breve il messaggio in Gran Consiglio
Avanti, con o senza Berna. Il Programma di agglomerato del Luganese di terza generazione (Pal3) si avvia ufficialmente, sebbene la Confederazione non abbia ancora né definitivamente dato il proprio appoggio né conseguentemente stabilito la quota della propria partecipazione finanziaria. «Determina la chiara volontà di portare a compimento le opere iniziate e la trasformazione del territorio» ha sottolineato il presidente della Commissione regionale dei trasporti del Luganese (Crtl) Giovanni Bruschetti, aggiungendo che di fatto la convenzione – che va a sostituire quella stabilita nel 2013 per il Pal2 – «anticipa la decisione della Confederazione».
Aria di ottimismo stamattina a Palazzo delle Orsoline, dov'è stato presentato l'accordo. L'ultimo anno è stato contrassegnato infatti da incertezze e qualche polemica legate al Pal3. Berna inizialmente infatti – pur avendo giudicato positivamente le intenzioni del Piano – non aveva dato un sostegno, valutando da un lato presunti ritardi nell'attuazione delle opere previste dai Pal1 e 2 e dall'altro sostanzialmente un'incisività minore nella terza generazione. Prime osservazioni che avevano dato adito ad alcuni atti parlamentari – sia a livello cantonale che in Consiglio comunale a Lugano – e a critiche da parte dei Cittadini per il territorio nei confronti della Crtl. La musica è però cambiata in autunno, quando la Commissione dei trasporti del Consiglio nazionale ha deciso di inserire anche il Luganese (e il suo Pal3) nei progetti finanziati. «Non solo – ha aggiunto Bruschetti – il cofinanziamento rispetto ai precedenti Pal è in crescita (dal 30 al 40, passando dal 35%, ndr)».
Nell'attesa che le camere federali si esprimano, il Ticino quindi si muove. A breve, in uno o massimo due mesi, è atteso in Gran Consiglio il messaggio municipale contenente la richiesta di credito per la parte a carico del Cantone – 22 milioni di franchi su 38 – degli investimenti previsti dalla convenzione. La restante parte, il 42% (le chiavi di riparto non sono cambiate rispetto all'intesa precedente) è previsto che sia pagata invece dai 47 Comuni membri della Crtl. Fra questi, Lugano fa la parte del leone con quasi la metà dei contributi. «È doveroso il ringraziamento alla Città – ha detto il consigliere di Stato Claudio Zali –: si accolla un onere significativo, con un importante sforzo di solidarietà per opere che non sempre toccano il suo comune».
E a proposito delle opere, sono 32 quelle di carattere infrastrutturale, di cui una dozzina di priorità A (la massima). Fra queste, ricordiamo lo svincolo a Sigirino per l'A2, la seconda tappa della mobilità lenta (valore: 11 milioni circa), nuove fermate di trasporto pubblico (tra le quali le due nuove fermate Tilo previste nella valle del Vedeggio) e il potenziamento di alcuni comuni – come Paradiso e Tesserete – quali centri di snodo intermodale. Il valore complessivo degli interventi è stimato in circa 220 milioni di franchi.