Luganese

'Fogazzaro, non c'è ritardata giustizia'

Anche il Tram respinge il ricorso dell'istituto e della società proprietaria. La commissione d'inchiesta amministrativa 'si è prontamente attivata'

Ti-Press
8 marzo 2019
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Avevano impugnato la decisione del governo che respingeva il loro ricorso per ritardata giustizia, dovuta alla presunta inazione del Dipartimento educazione cultura e sport (Decs) per quanto riguarda lo svolgimento dell’inchiesta amministrativa. Ma dopo il Consiglio di Stato, ora anche il Tribunale cantonale amministrativo boccia la contestazione. Con sentenza firmata e intimata in questi giorni, il Tram ha infatti rigettato il ricorso inoltrato il 25 febbraio dall’Istituto Fogazzaro di Breganzona e dalla Siani-Colarusso Sa, proprietaria del primo, patrocinati dagli avvocati Paolo Bernasconi e Cynthia Bruschi. Sullo sfondo della vertenza ci sono gli accertamenti di carattere amministrativo che il Decs ha disposto nei confronti del Fogazzaro, dopo avergli cautelativamente sospeso le autorizzazioni per l’esercizio di un liceo privato e per la preparazione degli esami di maturità in Italia. E ciò per sospetti di irregolarità nello svolgimento degli esami all’Istituto Giuseppe Papi a Pomigliano d’Arco da parte di allievi dell’istituto di Breganzona. Dal canto suo il Fogazzaro ha finora sostenuto di essere solo responsabile della preparazione all’esame, chiamandosi fuori da eventuali malefatte commesse in territorio italiano.
Per il Tram, il Decs non ha violato il principio di celerità. Una volta istituita, scrivono fra l’altro i giudici (Matteo Cassina, Matea Pessina e Fulvio Campello), la Commissione di inchiesta si è “prontamente attivata per cercare di dar seguito in modo rapido al suo mandato”. E ancora: “Il Decs, e per esso la Commissione di inchiesta incaricata di far luce sull’operato dell’Istituto Fogazzaro, sta procedendo nei propri incombenti in modo tutto sommato spedito”. Peraltro “la complessità dei fatti da accertare impone la messa in atto di molteplici atti istruttori”. La sentenza, annota il Tram, “non esime comunque” il Dipartimento “dall’intraprendere tutto il necessario per statuire sul merito della vicenda entro breve termine”. Oltre al Fogazzaro e ai suoi studenti, attende l’esito dell’inchiesta amministrativa anche il pp Andrea Gianini, che ha aperto un procedimento contro ignoti per le ipotesi di falsità in documenti, subordinatamente di falsità in certificati.