Dopo il decreto di abbandono del procuratore generale Andrea Pagani, il legale dell'Ospedale del cuore di Lugano ha deciso di inoltrare nuove istanze probatorie.
Chiederà ulteriori complementi l'avvocato Marco Bertoli, patrocinatore del Cardiocentro Ticino, dopo che il procuratore generale Andrea Pagani ha deciso nei giorni scorsi per il decreto d'abbandono sull'ormai nota questione dell'sms inviato dal presidente dell'Ente ospedaliero cantonale, Paolo Sanvido, al co-primario dell'Ospedale del cuore di Lugano, Giovanni Pedrazzini. Il Ministero pubblico, nel comunicare alle parti coinvolte della chiusura dell'istruzione penale, aveva annotato di non aver rilevato elementi costitutivi del reato segnalato di tentato abuso di autorità (articolo 312 del Codice penale). Alle parti era stato fissato il termine di venerdì 8 marzo per presentare eventuali istanze probatorie. Ecco che il legale ha anticipato oggi a 'laRegione' la volontà di inoltrare al magistrato la richiesta di nuovi e più approfonditi complementi. Ricordiamo, il messaggio "inopportuno": «Ciao Giovanni, per me il primario e direttore CCT sei tu. Quando vuoi e alle tue condizioni ti offriamo il primariato Cardiologia EOC e altro. Ti basta chiedere uomini e mezzi di cui necessiti. Con stima immutata. Paolo».
Marco Bertoli aveva già scritto una lettera al Consiglio di Stato, denunciando il comportamento di Sanvido, giudicato scorretto. Il messaggio sembra infatti essere una vera e propria offerta di lavoro, quando l'EOC, in quanto struttura pubblica – aveva evidenziato il legale – deve sottoporre a concorso le nomine.